venerdì 15 novembre 2013

๑๑๑ Preparandoci alla Luna Piena, Il Bagno di Afrodite ๑๑๑


Piove, un venerdì di lavoro e silenzio, lavoro al workshop per il nostro cerchio di Luna, ed ecco il desiderio di prepararmi anche ad accogliere questa Meravigliosa Luna Piena.
Venerdì... quale giorno migliore per onorare la Venere in me?
Un bagno rituale è la pratica di Luna Piena che oggi vi propongo.
Occorrente :
2 tazze di petali di rosa essiccati o freschi ( io di solito lascio essiccare le erbe ed i fiori sul mio altare alla Dea così che ricevano anche la sua benedizione)
1 quarzo rosa di grandi dimensioni
2 tazze di sale marino
4 candele preferibilmente rosa

Preparate con cura il vostro bagno, potete decidere di fare uno scrub spirituale e fisico sulla vostra pelle prima di immergervi nel bagno profumato ( usate due cucchiai da tavola di miele, un cucchiaino di olio di oliva e 2 prese abbondanti di sale fino, mescolate il tutto e strofinate delicatamente la pelle del vostro corpo, visualizzando di mandar via anche tutte le impurità spirituali)

Accendete dunque le candele e immergetevi nel vostro bagno caldo e profumato ed iniziate la meditazione di Afrodite :

Concentratevi sui vostri piedi e ripetete sussurrando le seguenti parole :
" Questi sono i piedi di Afrodite. Che possano esser benedetti dalla bellezza."
Ora concentratevi sui polpacci e ripetete :
" Questi sono i polpacci di Afrodite. Che possano esser benedetti dalla bellezza"
E così per ogni parte del vostro corpo, fino al viso. In corrispondenza di quest'ultimo sussurrate :
" Questi sono gli occhi di Afrodite. Che possano splendere di bellezza."
" Questa è la bocca di Afrodite. Possano le mie parole essere colme di bellezza."

Ora rilassatevi, quando vi sentite pronte ad uscire dall'acqua, asciugatevi e stendetevi per qualche minuto a riposare, attraverso questa pratica rituale, se ripetuta nel tempo vi accorgerete di attirare la bellezza nella vostra vita e vi preparerete onorando il femminile in voi per accogliere la Luna Piena.

Buona Luna Piena della nebbia anime belle.

Per partecipare al workshop di Domenica 17 Novembre, Roma
scrivere a selvadellaluna@gmail.com
per chi volesse partecipare ma non può fisicamente esserci è disponibile la meditazione guidata in mp3 e scrivendo a selvadellaluna@gmail.com riceverete in omaggio il rituale di luna piena.


Selva Della Luna

fonte : Divino Femminile - Raylene Abbott

venerdì 8 novembre 2013

๑๑๑ Le 9 Madri di Avalon : in Principio c’era la Sorellanza ๑๑๑


Donne, uomini,voi che sarete Sacerdotesse e Sacerdoti di Avalon
prendete il vostro cuore e posatelo sulle ali del desiderio
Incorniciatelo con la consapevolezza
riempitelo di Amore.
Siate sacri, siate amati, siate amore, miei cari.
perchè io sono l’amore che fluisce attraverso tutto
che è in tutto
che è in te come respiro
Come una fiamma viola
come Vita.
© Poesia Kathy Jones, Priestess of Avalon Priestess of the Goddess

Per il Celti il numero 9 ha sempre rivestito una grande importanza dal punto di vista magico e cerimoniale, il 9 come multiplo del 3. Tre come gli aspetti della Dea : Fanciulla, Madre e Crona. Tre,come il ciclo lunare mensile : Luna Nuova-Crescente, Luna Piena, Luna Nera. Tre moltiplicato per se stesso, dunque nove non poteva che essere il numero della Divinità per eccellenza , il triskele stesso ( tre spirali che convergono in un punto centrale) spesso è il simbolo che viene usato per rappresentare l’intera spiritualità di questo antico popolo.
Le 9 Sacerdotesse non appartengono solo alla tradizione avaloniana, anzi possiamo trovare citate in diversi ambiti spirituali e in diverse culture arcaiche queste figure femminili che rappresentavano le Guardiane potenti e magiche del Divino.
In realtà queste 9 Sacerdotesse emergono solo a tratti dalle nebbie del tempo, come se il loro sguardo magico e misterioso fosse precluso a chi non ha orecchi per intendere ed occhi per vedere, appaiono in miti, leggende, ma nulla di storicamente certo si conosce su di loro.
Nove donne, nove sorelle, alcuni testi citano addirittura nove Dee, i miti e le leggende si confondono, i tratti dell’una si mescolano a quelli delle altre, ma il loro magico richiamo appare chiaro, al di là di ogni informazione storica o documentabile. Esse rappresentano le fiamme vive, la luce della Dea che custodisce tutto il sapere antico, che appartiene ad ogni donna, propria del femminile che ascolta il suo richiamo.
Avalon è la Terra di Trasformazione e queste mitiche sacerdotesse erano delle maghe eccellenti, avevano il potere di assumere diverse forme, ma sotto questa apparenza irreale è contenuto il messaggio fondamentale del Femminile Divino, propria del femminile è la capacità di trasformazione, la spirale che caratterizza la dea, diviene triplice e poi si moltiplica per se stessa.
Nulla muore, tutto si trasforma.
Alcuni testi fanno riferimento a queste sacerdotesse come le Nove Morger, le figlie del dio Afallach. Almeno un nome di queste mitiche sorelle è arrivato fino a noi, Morgana, Morgan Le Fay, la Fata – Strega, dai contorni umani eppure che sfumano nel divino.
Morgana, la Sacerdotessa per eccellenza, colei che è il ponte fra Avalon e il mondo “reale”, potente Maga ma che conserva i tratti umani di una personalità in evoluzione.
Non conosceremo mai probabilmente, i nove nomi delle sacerdotesse di Avalon ma possiamo conoscere la loro missione, il loro ardente desiderio, il loro sogno che ancora continua a vivere nei cuori di molte di noi.
Sorelle, figlie di un'unica Grande Madre, presente sull’Isola in ogni angolo di paesaggio, che non può essere dimenticata, forse.. può accadere che si perda di vista ma non scompare mai del tutto.
La Sorellanza è probabilmente quello che rende Avalon uno dei richiami più potenti di tutta la storia della Grande Dea, un luogo che rappresenta il corpo e lo spirito del femminile custodito dalla magia e dal potere delle Sorelle.
C’è un’affermazione che brucia dentro di me da molto tempo, parole che non ho mai pronunciato perché sembravano troppo definitive, ma Avalon esige la verità, esige dalle sue figlie che conoscano l’importanza delle parole e del fuoco che esse producono.
C’è stato un tempo in cui sorelle era una parola proibita, non si poteva neanche pensare, le sorelle morivano sul rogo, ed ora che le nebbie di Avalon per loro grazia si sono aperte e mi lasciano intravedere il meraviglioso paesaggio, capisco perché. L’unico modo per uccidere la Grande Dea era bruciare i suoi templi, no, non solo quelli materiali, i templi della Dea sono le Donne. L’unico modo perché essa non risorgesse dalle sue ceneri era sparpagliare le ceneri stesse, ed è quello che hanno tentato di fare, la sorellanza per i popoli arcaici, per i popoli che Credevano nel divino femminile era il Tempio della Dea, costituiva il corpo fisico del Divino.
Uccidere, spezzare, la sorellanza significava buttare il sale sulla terra, inaridire, o forse di più.
9 Sorelle che da una terra lontana, chiamano da sempre tutte noi a volgere lo sguardo verso la nebbia, a guardare dentro il fumo degli stessi roghi che ci hanno diviso e di tornare a brillare del potere prezioso del Femminile, tornare a rappresentare la Dea in tutti i suoi aspetti, tante e Una sola.
Non basta più essere “streghe” solitarie, è tempo di ricostruire il Tempio della Dea, tempo di tornare a custodire le milioni, miliardi di Fiamme sulla Terra e farle brillare unite, come un'unica meravigliosa Luna Piena.

Selva Della Luna

** Per celebrare la Luna della nebbia * Ritorno ad Avalon*  ๑๑๑ Nel Nome della Madre ๑๑๑ vi invita :
17 Novembre, Roma. Workshop Terra della Luna della Nebbia.

Per chi non può fisicamente far parte del Cerchio di celebrazione ma vuole comunque partecipare è disponibile la Meditazione guidata in Mp3 * Luna della Nebbia, Ritorno ad Avalon *
per informazioni e prenotazioni : selvadellaluna@gmail.com

sabato 2 novembre 2013

๑๑๑ La Torre : dalle Nebbie del tempo un antico simbolo del Divino Femminile ๑๑๑



La Torre così come la Scala è da sempre simbolo del centro, luogo in cui avvenivano i contatti tra l’alto e il basso. Attualmente nelle litanie lauretane la Madonna viene chiamata “ Torre eburnea”o  "torre d'avorio" (si trova per la prima volta nel Cantico di Salomone  "Il tuo collo è come una torre d'avorio".
In realtà la Torre come simbolo della divinità femminile è ben più antico di quel che possiamo pensare, nella tradizione graaliana vi sono due simboli che vengono considerati interscambiabili tra loro e "sinonimi" della sacra coppa: la torre e la scala.
Molte dee, regine e importanti donne legate alla discendenza graaliana portano una torre in
testa, come copricapo. Per esempio la dea egizia Serapide reca sul capo il "Gradal", una sorta di
torre, dove viene conservato il "Fuoco Celeste" di Phtah, la scintilla divina incarnata in ogni essere.
Ceridwen, la Dea Bianca e Grande Madre, regina incontrastata degli dei nella tradizione celtica significa "porta divina" ed è raffigurata con una scala in testa, così come Rhiannon, altro volto della dea , ovvero "regina coronata da torre".
In Francia, a Rennes le Chateaux, vi è la statua di una dea (forse Diana?) con il capo sormontato da una torre e gli scrittori latini Strabone e Lucano, come viene spiegato in "Sulle tracce del graal" di Bizzarri e Scurria  parlano della regione di Rennes Le Chateaux come di una "[...] regione 'lunare' dove un tempio dedicato a Diana di innalzava sopra l'Oppidum Ra, che designa una torre".
In egiziano e in ebraico la parola "torre" viene scritta "MGDL" ovvero "Magdal" o "Migdal", da cui Magdalena. Si è sempre pensato ( o hanno voluto farci pensare ?) che il suo nome significhi Maria di Magdala, nome che farebbe dunque riferimento al suo luogo di origine come leggiamo in uno scritto di James Hastings “ A Dictionary of the Bible” :
“ Maria Maddalena  prende il nome dalla città di Magdala o Madan, l’attuale Medjdel, che si dice significhi una torre. “
In realtà oggi sappiamo dal cronista ebreo del I secolo Giuseppe Flavio che la città, oggi chiamata Medjdel o Magdel, ai tempi di Gesù era chiamata Tarichea, Magdala in Galilea a quei tempi non esisteva proprio.
Dunque Maria Maddalena era chiamata così per un altro motivo?
Nei Tarocchi, l'arcano chiamato "La Torre" rappresenta proprio una torre sormontata da una corona, che viene colpita a metà della sua altezza da un fulmine e si spezza, mentre dal cielo piove manna, ovvero l'alimento divino.
La Torre viene chiamata la Casa di Dio ed è collegata (Gardner) alla linea femminile di discendenza del graal.
 Nel paesaggio avaloniano spicca il "Tor" , torre situata sulla collina nell'isola britannica di Glastonbury.
“Il Tor” di Glastonbury rappresenta l’archetipo della montagna sacra e spirituale, e funge da scala per il cielo.
Lo storico inglese Goffredo di Monmouth, nella sua "Historia Regum Britanniae" (Storia dei re di Britannia, Guanda, Milano 1989) descrive così “Il Tor” :
“A quel tempo Avalon era un isola avvolta dalle nebbie, su cui dominava il "monte" Tor (più un colle che un monte con i suoi soli 170 metri di altezza ...). Il Tor era un'altura incantata, una specie di piramide (di epoca anteriore alla venuta dei Celti), di forma allungata e in perfetto allineamento con la ley line di St. Michel che punta diritta su Avebury.”
Effettivamente molti posti situati su questa linea erano luoghi di culto in epoca neolitica e successivamente su molti di essi furono costruiti santuari cristiani dedicati a San Michele, angelo di luce. Nel mondo celtico precristiano i luoghi collinari erano dedicati a Belenos, dio della luce e del sole, che rappresentava la controparte delle forze ctonie della terra (spesso simboleggiate da un drago o un serpente).
L’orientamento dell’asse del Tor  rende possibile una magia naturale a maggio esso è rivolto verso l’alba: la collina di San Michele, angelo della luce, si trova a vedere sorgere il sole proprio a Beltane, la vigilia di maggio, la grande festa celtica del dio Belenos e nei giorni di Samhain e Imbolc, stando sulla cima del Tor, il sole tramonta esattamente su un antico Tor in miniatura che sorge sulla stessa linea  di St Michel chiamata  Burrowbridge Mump.  L’allineamento dell’asse del Tor indica quindi la ruota dell’anno celtica , all’alba inizio di maggio e agosto Beltane e Lughnasadh ( metà luminosa dell’anno) e al tramonto fine ottobre e inizio febbraio samhain e imbolc ( la metà oscura dell’anno)

Il “Tor” ha diverse particolarità una delle quali riguarda le pareti scoscese dello stesso dove sono state ricavate 7 terrazze concentriche, non è noto l’autore, storicamente i monaci medievali usarono le terrazze come stazioni della via crucis ma le terrazze erano già presenti sul Tor. A partire dagli anni 60 gli studiosi sono giunti ad una conclusione, le terrazze del Tor sono i resti di un labirinto tridimensionale, questo tipo di labirinti sono presenti in molte città sparse per il mondo, sono simbolo di morte e rinascita, rappresentano infatti il viaggio di discesa nel mondo della morte e successiva riemersione o resurrezione.
Il Tor negli anni ha ispirato numerosi ricercatori, tentando di coglierne il vero significato, effettivamente se osserviamo dall’alto il paesaggio dell’isola appare una donna sdraiata, e Tor è posizionato esattamente in corrispondenza del suo seno, e il  Chalice Well   in corrispondenza del suo grembo, è solo una coincidenza? Forse, e forse è coincidenza anche che alla base del Tor sgorghi la fonte bianca, in cui l’acqua sorgiva è del tutto simile al latte e presso il Chalice Well sgorghi invece la fonte rossa, dove l’acqua è sorprendentemente simile al sangue.


( Immagine stilizzata del paesaggio dell'isola di Glastonbury vista dall'alto)


Mi piace concludere questo percorso fra le Torri divine delle nostre Antiche madri con una preghiera senza tempo a tutte riconducibile

**Benedizione della Madre Benedetta**

Questa è la mia preghiera per/a/su di te...

Noi ti rialziamo perchè la tua anima possa esser vista dalla Madre di Misericordia,
Colei che sorveglia le porte, vede attraverso le fessure e negli angoli in cui le anime spesso si celano in cerca di rifugio.
lei, che è il Cuore immacolato, ti vede facilmente,
ti accoglie calorosamente, si ricorda di te con amore,
perchè è
lo Specchio del Cielo,
la Torre d'Avorio,
la Lama di Ossidiana,
la Stella delle Acque,
la Sede della sapienza...
Noi ti rialziamo perchè la Madre benedetta possa vedere
tutto ciò che necessiti
per arrecare bene e appagamento,
guarigione e salute,
comprensione e amore
- a te e ai tuoi cari-
in ogni possibile modo.
E possano tutte queste cose
esserti elargite
in modi che tu possa vedere e intendere facilmente...

e mettere a frutto subito.

Noi ti rialziamo perchè tu fosti formato/a
nel grembo della tua madre terrena
da Qualcuno più Grande...
nascesti non solo già benedetto/a...
ma per essere di benedizione a tutti noi...

Non dimenticarlo
perchè noi non ti abbiamo dimenticato
nè ti ha dimenticato la tua Grande Madre Celeste.

La Santa Madre vuole che tu sopravviva.

** Se volete, chinate leggermente il capo e aprite una mano, il palmo rivolto verso l'alto, nel modo che vi è più comodo.

( Forte è la Donna - C.P. Estès)


Selva Della Luna

Fonti :
  http://www.ynis-afallach-tuath.com

http://www.spiritodellanatura.it

Maria Maddalena La Dea occulta del Cristianesimo – Lynn Picknett

Rosa Mistica – Elisa Ghiggini

La Torre - Alessandra Devana D'Elia

preghiera Benedizione della Madre Benedetta tratta da  Forte è la Donna - C.P. Estès

Di seguito ho voluto riportare immagini delle dee da cui questo scritto ha avuto ispirazione e origine



Artemide di Efeso



Ecate



Phrygians of Anatolia 750-546 Cybele



Phrygians of Anatolia 750-546 Cybele


Dea Cibele