sabato 14 aprile 2012

☽ In principio era il Verbo... ☾






"In principio era il Verbo,e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio."

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1, 1-18)




In un blog che parla della Madre e del suo mondo forse vi sembra strano che io citi spesso la Bibbia ma vedete la Bibbia è un libro per me molto importante se saputo interpretare, se privato di tutto quello che la cultura del " Dio maschio" ha riversato su di lui; ed oggi partiamo dall'inizio.. ma inizio inizio...

Nella Genesi Dio crea il mondo con la parola " Sia fatta la Luce" e Luce era fatta... Dio stesso crea con le parole e questo mi introduce all'argomento che voglio trattare..

Le parole formano la nostra realtà, le parole creano mondi, siamo sicuri di saperle usare?

siamo sicuri di conoscere il potere che hanno?

A questo proposito mi viene in mente un libro bellissimo che porta nel mondo la saggezza di un popolo antico, i Toltechi, il libro in questione è I Quattro Accordi di Don Miguel Ruiz; Ruiz pone come primo accordo la parola..

" Sii impeccabile con la parola" e detto così sembra semplicissimo quando invece proverete a portarlo nella vostra vita vi renderete conto di quanto invece non sappiamo usare le parole, di quanto non conosciamo il loro vero potere..

Impeccabilità deriva dalla parola "peccato" quindi Ruiz ci consiglia di non commettere peccato con la parola, ne verso gli altri ne verso noi stessi.

Il peccato in senso generale è non far del male, non usare parole per far male, poichè quel male accade davvero .

Provo a portarvi un esempio, ritornando al post in cui parlo della sacralità del nostro corpo, mi accorgo che molto spesso siamo noi i giudici più spietati di noi stessi, c'è stato un tempo in cui mi mettevo davanti allo specchio e mi dicevo " ciccia bomba cannoniera" e questo potrà farvi sorridere, sorridete pure, non mi offendo ma sappiate che così, con quelle parole io ferivo me stessa, creavo dolore e peccavo contro di me. Non avrei mai usato quelle parole per un'altra persona perchè mi sarei sentita in colpa, e allora perchè usarle contro se stessi?

Ma anche allo stesso modo non avrei mai permesso a nessuno di dirmi una cosa del genere, mi sarei sentita offesa e mortificata e allora perchè permettevo a me stessa di usarle?

Perchè non conoscevo il potere della parola.

Tra i Sami, una popolazione della lapponia, esistono degli sciamani chiamati " dottori della parola" perchè riescono a portare la guarigione con la parola e le canzoni, ABRAQ AD HABRA in aramaico significa " CREO QUELLO CHE DICO." ( non vi sembra stranamente simile alla formula magica spesso usata nelle favole " Abbacadrabra"?) Se ci rendiamo conto di questo, se crediamo veramente al potere delle parole allora ogni cosa che diremo avrà il suo scopo preciso, sapremo usare un potere importante sia verso di noi, che verso il mondo.

Secondo uno studio tenuto da Masaru Emoto l'acqua Trattata con parole positive forma dei cristalli bellissimi, simili a quelli della neve mentre trattata con parole cattive, reagisce in modo anomalo creando forme amorfe e brutte.

Questa risposta dell’acqua si verifica sempre quando essa è esposta ai suoni della musica od alle vibrazioni contenute nelle parole, anche nel caso in cui queste vengano scritte sulle etichette delle bottigliette dei campioni d’acqua, questa scoperta ci apre porte incredibili sul potere della parola... e sulla possibilità di trasformare il mondo intorno a noi attraverso parole belle ed è così che ho iniziato a mettermi davanti allo specchio ed amarmi prima di tutto con le parole verso me e verso il mondo.
☽ Selva ☾



mercoledì 11 aprile 2012

☽ Il maschio e la Dea ☾



" Il Dio Cornuto, perdutamente innamorato, cerca sempre la Dea, cambiando continuamente forma e volto. In questo mondo, la sua ricerca è rappresentata dalla Ruota dell'Anno. La Dea è la Grande Madre che dà alla Luce il Dio come il Figlio Divino del Sole nel Solstizio D'Inverno. In Primavera, egli è il seminatore e il seme  che cresce mentre la luce aumenta (...) Lei è L'iniziatrice che gli insegna i misteri. Egli è il giovane toro; Lei è la Ninfa, la seduttrice. In estate i due si uniscono e la loro passione sostiene il mondo, ma il volto del Dio comincia lentamente ad oscurarsi, finchè questi sacrificherà al Sé, e il suo sangue nutrirà la terra. Lei è la mietitrice, il sepolcro della terra a cui tutto deve fare ritorno. Durante le lunghe notti Lui riposa nel grembo della Dea e la sua tomba oscura diventa il grembo della rinascita poichè al solstizio d'inverno la Dea lo darà di nuovo alla Luce.

La Danza a Spirale - Starhawk

Da qualche tempo mi occupo molto di donne e di femminile e mi rendo conto di badare poco all' "altra metà dell'universo" in realtà una nuova consapevolezza e coscienza deve crescere insieme, adoro il mito della ruota dell'anno proprio come lo racconta la Starhawk poichè non esclude niente e nessuno, tutto fa parte della vita, Uomo e Donna, Dio e Dea.. l'uno feconda e nutre l'altro in modo reciproco.
Per scrivere questo post ho tentato di documentarmi un po sul web e quello che ho trovato su questo argomento è per me assolutamente sconcertante, La Dea non esclude il Maschio, La Dea lo tiene nel suo grembo è sua Madre, poi sua sorella e sua compagna..
Il Maschile e il Femminile vivono anche dentro di noi, c'è un sole e una luna in ognuno di noi, come possiamo escludere o uccidere una parte di noi stessi?
Nell'ultimo anno ho letto molto sul Tantra, il sesso stesso secondo la mia visione è un atto di Unione Universale, provate ad immaginare il corpo della donna e il corpo dell'uomo esiste un incastro più perfetto?
Il Piacere reciproco, l'Amore sono il canale di energia più forte, Il Dio e la Dea si uniscono in estate e sostengono il mondo, generano la vita ( che non vuol dire per forza fare figli ma anche sprigionare un'energia in grado di sostenere l'universo) .
Il Maschio e la Femmina sono diversi, sono diversi e proprio per questo perfetti per incastrarsi, sono unici nella coppia, inutile tentare di maschilizzare la femmina o femminilizzare il maschio, sarebbe solo dannoso.
La Dea Ama il Dio così com'è, dobbiamo invece riscoprire il Maschio che rispetta e onora la Femminilità incarnata nella Donna e dobbiamo riscoprire la Donna che conduce e porta nel Grembo il Maschio per donarlo ogni giorno alla Vita, non solo come figlio ma anche come amante ....

Provate ad immaginare un mondo senza Sole
Provate ad immaginare un mondo senza Luna
amate il maschio e la femmina che vivono in voi, amate e rispettate il maschio e la femmina che vivono con voi.

" L'esistenza è sorretta dal battito della vita e della morte, dalla corrente alternata delle due forze in perfetto equilibrio fra loro. Insieme mantengono l'armonia che sostiene la vita."
Starhawk

☽ Selva ☾

giovedì 5 aprile 2012

☽ Ho Fede in Te ☾




Non mi è mai piaciuta la parola "Fede" perchè secondo quello che mi avevano insegnato presupponeva un credere senza porsi domande, senza far interferire la razionalità, credere ai dogmi prestabiliti a prescindere dall'intuito...
Non che io sia un essere prettamente razionale ma per quanto sia difficile scovarla in qualche modo la mia parte razionale si ribella a tutto quello che è imposto come Unico e Giusto modo di credere.
Non ho bisogno di prove, io che scrivo favole non sono le prove quelle che cerco ma ho bisogno di pormi domande, ho bisogno che le domande rimangano anche misteri ma voglio potermele porre.
Ad un certo punto della mia vita spirituale mi sono chiesta " Dio tu hai fatto di me un essere intelligente, se avessi voluto che io non mi ponessi domande mi avresti creato in modo diverso... " e così ho scelto volontariamente di iniziare a dubitare, si può dire che il dubbio mi ha portato sulla strada della Dea.
Il dubbio ha risvegliato in me la voglia di cercare, e il dubbio stesso mi ha fatto rendere conto che Dio non ha mai chiesto all'uomo Fede cieca, tanto che ha mandato suo figlio sulla terra per testimoniare la sua presenza, che bisogno ci sarebbe dunque dei miracoli?...
Se uno ha Fede ( Fede intesa nel senso che i cattolici cristiani danno ha questa parola) non Deve aver bisogno di prove...
Quando ho incontrato la Dea Lei non ha preteso da me Fede cieca, anzi.. mi poneva e mi pone tutt'ora interrogativi su di me, su di lei, sul mondo tutto, ogni giorno nasce per me e per Lei una nuova sfida, ci divertiamo a sovvertire tutto, a guardare al contrario il mondo ( un po come per l'Arcano maggiore dell'Appeso quando la realtà non ci assomiglia capovolgiamoci, mettiamoci a testa in giù, pensate che secondo la leggenda Odino ha ricevuto come dono le rune proprio appendendosi a testa in giù ad un albero,  perchè non riusciva a trovare risposte alla realtà così com'era e quindi decise di cambiarla la realtà ma come?.... appendendosi, sacrificando se stesso, e qui ci vorrebbe un'altra parentesi per fare il confronto con la croce di Gesù Cristo, rendendo sacro il suo gesto ha reso sacra la sua stessa vita e come dono ha ricevuto dagli dei le rune)
 La Dea mi ha chiesto in realtà una fede, un atto profondo di fede, la fede verso me stessa e il mio intuito ... perchè Lei è dentro ogni domanda, è dentro il dubbio stesso e attraverso la perdita di rotta Essa spesso si rivela.
C'è un passo bellissimo in " Donne che corrono coi lupi" dell'Estès in cui si parla della Loba, la Que Sabe, colei che sa si rivela al femminile proprio quando il femminile si perde, è nel deserto delle emozioni, è nel dubbio e allora arriva la Loba, la femmina antica, colei che rimette insieme il tutto e attraverso il suo richiamo la realtà inizia a danzare.
Qualche giorno fa durante uno dei miei momenti di scoraggiamento parlavo con la Madre, parlavo di un sogno, di qualcosa che la realtà non prevede, uno di quei sogni in cui razionalmente tutto ci appare impossibile e fra le lacrime ho detto " Io ho Fede" , " Io ho Fede in questo amore, nonostante tutto, io ho Fede" mi sono stupita per la prima volta quella parola assumeva un altro significato, non era una parola che non presupponeva dubbi ma significava che io mi affidavo, mi abbandonavo, senza riserve a quell'amore che per quanto impossibile razionalmente rendeva la mia vita luminosa.. è accaduto questo con la Madre, non me ne rendevo conto ma avevo Fede, mi ero abbandonata, affidata, avevo dato un senso vero a quella parola, ora non mi spaventava più perchè faceva parte della mia vita.
L'Amore quello di cui vi sto parlando che sia per la Dea o per un uomo/donna non ha importanza verso chi ma ha bisogno di Fede, ha bisogno che ci si abbandoni, chi ama con riserve non ama affatto.
La Dea mi ha chiesto una sola cosa, una sola, il coraggio di amare, di amare nonostante la realtà, il coraggio di dire io Credo in Te, io Credo nel nostro Amore e per questa Fede sono disposta a mettere tutta la mia vita in gioco.
Vi starete chiedendo di chi parlo.. beh, non è fondamentale sapere se parlo del divino e dell'umano, non cambia niente, entrambe le forme di amore richiedono abbandono e coraggio, anche coraggio di aspettare che sia Tempo, anche coraggio di dire " Amore mio / Madre mia, mi affido a te, mi apro a te, mi metto nelle tue mani e aspetto con coraggio che sia Tempo d'amare"

☽ Selva  ☾

mercoledì 4 aprile 2012

☽ Corpo Sacro ☾






Apri il mio cuore, o Dea




Apri il mio cuore alla bellezza della mia vita




Alla bellezza del mio amore




Alla bellezza del mio spirito.




Apri il mio cuore,o Dea 


Alla bellezza di questo giorno 


Alla bellezza del sole 


Alla bellezza delle stelle 


Alla bellezza degli alberi. 


Apri il mio cuore, o Dea 


Alla bellezza delle mie relazioni 


Alla bellezza dei miei amici 


Alla bellezza dei miei cari. 


Apri il mio cuore, O Dea, 


alla bellezza dei miei capelli 


alla bellezza delle mie dita dei piedi 


alla bellezza del mio cuore 


alla bellezza delle mie cosce 


alla bellezza della mia vista 


alla bellezza della mia voce 


alla bellezza del mio respiro 


alla bellezza della mia pelle 


alla bellezza del mio tocco 


alla bellezza del mio naso 


alla bellezza della mia pancia 


alla bellezza dei miei polmoni. 


Apri il mio cuore, o Dea 


Alla bellezza che IO SONO" 






C. Wishart, Giovani Dee 














Buongiorno belle anime il percorso che sto facendo alla scoperta di me stessa mi sta portando il luoghi davvero sconosciuti, stanotte ho dormito con la foto di me bambina sotto il cuscino ed ho scoperto che non mi sono mai amata veramente, perché non mi sentivo accettata dagli altri, mi sentivo diversa sia spiritualmente che fisicamente, e così sono cresciuta con il complesso del grasso.. mi è tornato in mente che proprio quando ero incinta del mio bambino mi trovai a pensare che era la prima volta che non mi sentivo grassa… la pancia allora aveva un senso, per il resto la mia vita è stata costellata di diete, di sacrifici inutili che comunque mi lasciavano sempre più insoddisfatta.


Ora pensavo di aver fatto pace con il mio corpo e scopro che non è così, dentro di me non mi amo completamente, non amo la curva prominente della mia pancia, le braccia che sembrano dover sostenere il mondo, non amo la mia cicatrice sul sedere e il mio seno troppo grande..


Scopro di non amarmi, scopro di cercare ovunque approvazione, un po come quando ero bambina, approvazione che non mi reca nessun beneficio se non momentaneo perché in realtà io non mi vedo bella.


Le primissime rappresentazioni della Dea mostravano donne tutt’altro che magre, con grandi seni, simbolo di fertilità e abbondanza, per le donne di oggi quell’aspetto della femminilità è bandito, ci viene continuamente ripetuto che bisogna essere magre, che la taglia giusta è la 42 ( e già qualcuna si sente grassa indossando la 42) persino le nostre curve naturali ci sono di peso.


Sicuramente il grasso può essere sintomo di squilibri ma non deve diventare una patologia psicologica e quindi fisica.. se ci alimentiamo correttamente, se ci muoviamo in modo sano può semplicemente essere il modo che il nostro corpo usa per accumulare energia.


Il primo tempio della Dea è il nostro corpo, odiando il nostro corpo non riusciremo mai a vedere il suo riflesso in noi... e così ho deciso di proporre questa bellissima meditazione tratta dal libro Il sentiero della terra della Starhawk

**Meditazione per amare il corpo**

Per questo esercizio vi occorreranno uno specchio a figura intera e una ciotola di acqua salata, mettete solo pochi grani di sale che poi l'acqua va restituita alla terra.


In un luogo privato, radicatevi e riprendetevi i sensi. Toglietevi i vestiti e osservate il vostro corpo allo specchio, sentitene le curve, la pienezza del vostro seno, la rotondità della pancia.


Siate consapevoli delle sensazioni che suscita in voi. Amate il vostro corpo? Lo odiate? Lo ammirate?


ne provate vergogna? Volete cambiarne delle caratteristiche?


Riconoscete tutto con onestà e ammettete cosa pensate del vostro corpo. Chiedetevi quanta energia tenete bloccata per le frustrazioni che provate verso il vostro corpo.


Disponete ora la ciotola di acqua salata ai vostri piedi. Respirando lentamente e profondamente, immaginate che tutta quell'energia bloccata dai vostri pensieri e giudizi scorra via da voi per entrare nella ciotola.


Adesso osservate nuovamente il vostro corpo, lentamente partendo dai piedi per finire alla testa, guardate ogni parte su cui avete qualcosa da ridire e beneditela.


Considerate le vostre curve come energia accumulata, riconoscete e benedite l'energia accumulata in tutto il vostro corpo, ringraziate le piante e gli animali che hanno trasformato quell'energia in cibo per voi


Ringraziate il sole.


Quando vi sentirete colmi di gratitudine, sollevate la ciotola di acqua salata immaginando di riempirla di luce solare e gratitudine, trasformando le energie che vi avete versato dentro.


Quando siete pronti, immergete il dito nell'acqua e bagnate quei punti del corpo che a vostro avviso hanno bisogno di una benedizione speciale. Poi versate il resto dell'acqua nella terra benedicendo e ringraziando.


Questo è il lavoro al quale penso di dedicarmi per il prossimo Esbat mi auguro che sia utile anche a voi, vi abbraccio e vi lascio con una citazione della Starhawk

" Siamo come le sequoie ci allarghiamo con l'età" ^^
con amore
☽ Selva ☾






















lunedì 2 aprile 2012

☽ Spirito Bambino ☾





Dove il cielo trova la Terra
Nasce uno spirito
Che ha il profumo del mare
E possiede i sapori del vento.
Forte e fragile
Ci insegna le parole che dimentichiamo
Non ha paura del Tempo
È un attimo e millenni insieme.
Vive nell’anima e muore e nasce in un secondo.
Spirito Bambino di quell’attimo che fugge
E si fa piccolo piccolo o ancora grande come il mondo.
Racchiude la luce delle stelle e la profondità del mare
Eppure sa farsi millimetro invisibile di sabbia trasportata.
Si nasconde e fugge
Non lo troviamo più
Spirito che gioca e si ferma quando non abbiamo orecchie che per parlare.
Ascoltalo adesso
Di silenzi e dolci attese
Ascoltalo con il sapore di miele dei verdi boschi
E la freschezza del vento
Che non è più rumore ma musica.
Stringi e lasciati stringere da mani millenarie
Riscopri e riconosci
È il battito del tuo cuore
Il sottile luccichio degli occhi
È il silenzio e parole insieme.
Sono le storie dell’anima
Che impara a tacere ed inizia a sognare.


( Selva della Luna)

Sono nata a primavera come quella bellissima poesia della Merini, però quel giorno nevicava e quel giorno fu speciale un po per tutti, anche per chi non mi conosceva, vivo a Roma la neve è sempre un evento qui. Negli anni della mia infanzia questo episodio mi fu spesso ricordato, poichè anche successivamente nevicò ogni 16 marzo . Della neve avevo preso la facoltà di trasformare le cose anche se nella sostanza rimanevano le stesse.. in fondo quando cade la neve il paesaggio anche rimanendo lo stesso cambia improvvisamente assumendo un'aria magica e di favola. Così io, viaggiavo in mondi sconosciuti, dipingevo baffi immaginari alle maestre antipatiche e mi raccontavo favole. Ricordo bene Angelo quello che per gli adulti era il mio "amico immaginario", Angelo mi teneva per mano per strada ed ho ancora la sensazione della sua mano nella mia.
Io trovavo assurdo che i grandi non lo vedessero.. per me era così chiaro, lui era sempre ma sempre sempre con me.
Mia mamma spesso racconta un episodio, eravamo per strada lei mi teneva la mano ed io tenevo la mano ad Angelo, in realtà mia mamma non dava la sensazione di dubitare della sua presenza anche se non lo vedeva ma quel giorno capii che era solo finzione, proprio su quella strada che percorrevamo in tre si fermò un'automobile vicino a noi per salutarci che stava per investire Angelo, io urlai spaventata e corsi subito da Angelo per vedere se stava bene, mia mamma mi strattonò e guardò l'automobilista con quello sguardo tipico di chi si scusa e si vergogna.. Mia mamma non mi credeva ed io allora decisi che non avrei mai più parlato con gli adulti di quello che mi succedeva, ne di Angelo ne di altro.
Li la Selva bambina imparò il silenzio, il segreto.
Vi chiederete cosa c'entra questo post con il blog, pochi giorni fa ho iniziato a leggere il libro La curandera Moderna di Patricia Martina e lei suggerisce di ripercorrere la propria infanzia ed incontrare il proprio spirito bambino, sono andata così da Selva cucciola e lei era ancora con Angelo, è stato bello rivederli e digli che da ora in poi potevano fidarsi almeno di un adulto, io credevo alla loro amicizia.

☽ Selva ☾