lunedì 16 settembre 2013

๑๑๑ La pietra forata : portale di Nuova Vita ๑๑๑


* Pietra forata spiaggia di Portonovo ( Ancona) fotografia di Selva Della Luna Settembre 2013


Le pietre forate sono da sempre presenti in diversi luoghi di culto antichi, presenti nelle tombe e usate per iniziazioni e cerimonie da numerosi popoli arcaici.
Marija Gimbutas descrive in questo modo l’antico culto di queste pietre :

“Nei dolmen megalitici, nelle tombe a corridoio e a galleria, sulle lastre di pietra o sulle parete divisorie a volte compaiono fori rotondi. (...) Strisciare attraverso l'apertura procurava la rigenerazione; le malattie erano guarite. I bambini cagionevoli venivano introdotti di testa nel foro.
Ruolo analogo svolgono gli alberi con un'apertura. In Germania settentrionale è venerata una vecchia quercia dove il postulante, dopo essere passato attraverso il foro del tronco marcio, completava il rito seppellendo una moneta d'argento sotto le radici.
Di solito gli ingressi delle tombe sono angusti e spesso a forma di vulva. Si entra, strisciano o chinandosi, attraverso uno stretto corridoio. L'imboccatura è sostenuta su entrambi i lati da pareti di grosse pietre che formano un cortile esterno.
(...) Passare attraverso l'apertura di una pietra o di un albero comporta la stessa difficoltà della nascita. Nelle tombe megalitiche si penetra nel grembo della Madre Terra concedendosi a lei. Rafforzata dai suoi poteri una persona rinasce.
Questo rito è in realtà un'iniziazione simile al dormire in una grotta: cioè "dormire con la Madre" che significa morire e risorgere.” * Il linguaggio della Dea

Nella stregoneria tradizionale vengono chiamate pietre di Diana, colei che protegge e inizia la strega all’arte della guarigione e divinazione, trovare una pietra bucata è considerato quindi uno speciale dono della Dea, esiste un rituale particolare descritto nel “Vangelo delle Streghe” che rende la pietra trovata un potente amuleto.
Pietre forate larghe, scolpite a mano, chiamate "men-an-tols", erano impiegate nelle cerimonie antiche. Rappresentanti del passaggio tra il mondo fisico e spirituale, venivano spesso disposte all'ingresso delle tombe e dei tumuli. In alcune culture, si riteneva che rappresentassero anche la rinascita e la transizione.
Gli antichi Celti officiavano cerimonie nuziali in cui la coppia univa le mani attraverso la pietra per simboleggiare e benedire l'unione. Secondo un altro esempio, dopo un anno di matrimonio la coppia poteva scegliere di ritornare alla pietra e rinunciare alla sua unione.
Dal Libro "Miti e Leggende dello sciamanesimo druidico" di Giancarlo Barbadoro e Rosalba Nattero leggiamo la spiegazione mitica dell’importanza di queste pietre nel regno druidico :
“All’inizio c’era solo l’abisso primordiale che precipitava su se stesso, come una cascata fragorosa di un fiume ribollente e urlante che si rigenerava senza fine là da dove finiva.
Dalle nebbie dell’abisso ribollente nacque la Terra.
Quando la Terra fu completa non era ancora abitata dall’uomo. C’erano le piante a coprire l’intera Terra come una grande foresta. I progenitori non erano ancora comparsi. C’erano solo i terribili signori della notte, invincibili e dominatori di tutto ciò che aveva preso a vivere sulla Terra.
Fu allora che il Drago primordiale vide le loro iniquità e decise di cancellare la loro presenza sulla Terra. Gettò al suolo un grande masso di roccia schiacciandoli e così li cancellò per sempre dalla memoria.
Il suolo tremò e il cielo si oscurò. Quando la quiete ritornò sulla Terra ammutolita il Drago si mise a creare i progenitori perchè costoro potessero partecipare alla sua forza e al suo potere.
Creò i progenitori e visse tra di loro ospitandoli nella sua Terra segreta come figli. Quando costoro furono in grado di camminare li condusse al luogo dove c’era la grande roccia. Ai piedi della pietra c’era l’albero che dava vita ai morti e faceva rinascere quelli che già erano nati.
La pietra era immensa e rotonda. Al centro c’era un grande foro, anch’esso rotondo, che l’attraversava per tutto il suo spessore.
Dentro al foro non c’era nulla. C’era solo il vento che l’attraversava con lo stesso fragore del fiume ribollente e urlante dell’abisso su cui si trovava appoggiata la Terra.
Il drago si pose al centro della roccia forata e disse ai progenitori: “Questo vuoto non è qui per caso. Esso rappresenta il riflesso opposto alla solidità della pietra che vedete adesso con i vostri occhi di sempre.
Ma se saprete guardare meglio, nel vuoto che è mostrato dalla roccia potrete leggere il segreto di tutte le cose e da dove viene e dove va il fiume primordiale su cui si sostiene la Terra. E questo sarà il segno del potere dei progenitori”.
Il Drago aggiunse ancora: “Il mio posto non è su questa Terra e sto per andare via. Prima però vi faccio dono di questa pietra che lascio per voi. Se imparerete a leggere la roccia lungo il suo bordo troverete i suoi ventidue angoli segreti che riveleranno come guardare questo vuoto e come giungere al centro che gli dà forma”.
I progenitori ascoltarono e capirono che per poter leggere i segreti angoli della roccia dovevano imparare a tacere e a guardare. Così, dopo che il Drago li lasciò seguendo il cammino dove porta il sentiero dell’arcobaleno, andarono a sedersi all’ombra del grande albero che era nato tra il cielo e la Terra per ottenere il Potere che era stato loro promesso.
Questa è la storia dei nostri progenitori.
Questa è la memoria che conserviamo dei tempi antichi.
Questa è l’inizio che fu dato alle nostre vite e a quelle che seguiranno ancora dopo di noi.”

Queste in realtà sono solo alcune testimonianze di come nel tempo e in diverse latitudini terrestri queste pietre siano da sempre considerate “magiche”, il foro della pietra deve però esser naturale cioè praticato dagli elementi naturali e non artificialmente dall’uomo.
La pietra era anticamente probabilmente il materiale più resistente conosciuto, una pietra bucata rappresentava la forza indomita degli elementi, dell’acqua o del vento che avevano praticato quel foro, rappresentava il grembo della creazione, che con egual forza e pazienza levigava la vita.
Molti rituali di “passaggio” e “iniziazione” consistevano proprio nel far passare l’iniziato nel foro della pietra a significare la nuova nascita ( se la pietra era abbastanza grande da consentire il passaggio altrimenti l’iniziato veniva massaggiato su tutto il corpo con la pietra bucata), pietre di più piccole dimensioni erano considerati amuleti protettivi molto potenti, da tenere legati al collo o in casa, erano il simbolo della protezione degli spiriti guida .
Nell’ Enciclopedia delle pietre magiche di Scott Cunningham leggiamo :
“Le pietre con fori prodotti naturalmente dall'erosione, dall'azione del vento, delle onde, delle creature marine o in altri modi, sono state apprezzate come amuleti protettivi fin da tempi molto antichi.
Queste pietre hanno molti usi popolari. Venivano appese vicino al letto per prevenire i cattivi sogni. In Inghilterra venivano legate a un nastro rosso e appese sopra il letto, allo stesso scopo, fino a tempi recenti. L'uso sembra essere in realtà un ricordo d'una magia antica e può essere ancora valido al giorno d'oggi.
Come amuleto magico protettivo, le pietre forate venivano usate in collane, messe nella casa o appese davanti alla porta principale. Si ritiene che una pietra forate, appesa vicino al luogo dove dorme un animale domestico, lo protegga.
Servitevi di una pietra forata per facilitare i miglioramenti della salute del corpo e far sparire le malattie.
In Inghilterra, le Veggenti usavano le pietre forate nei riti di guarigione per i bambini. La Veggente strofinava il corpo del bambino malato con la pietra, rimuovendone magicamente la malattia che veniva assorbita. Questo curioso rito veniva, a volte, eseguito sugli adulti per conservare la buona salute.
Un altro potere delle pietre forate è quello di aumentare la sensitività psichica. In un luogo solitario e selvaggio, preferibilmente al chiaro di luna, mettetevi una pietra forata davanti a un occhio. Chiudete l'altro e spiate attraverso la pietra: potrete vedere apparizioni, fantasmi ed esseri fatati.
Si dice, infine, che guardare attraverso le pietre forate - in piena luce del giorno, anche in casa - sia utile per rafforzare la vista." 
La pietra forata dunque è come il cerchio o ruota di medicina un simbolo che unisce quasi tutte le tradizioni di saggezza arcaiche, dagli sciamani nativi dell’America, ai druidi alla stregoneria.
Non riporterò in questa sede nessuna formula, ne rituale antico ( anche se cercando nel web potrete trovare i vari rituali e formule per benedire la vostra pietra forata) poiché è mia ferma convinzione che dobbiamo imparare a costruire i nostri rituali, trovare dentro di noi la via per consacrare questo antico simbolo di vita, possiamo usare gli strumenti di saggezza e potere che le antiche tramandano ma attraverso la parola, il rituale abbiamo il compito di trasformarli per il nostro tempo.
In realtà sappiamo bene che l’amuleto possiede il potere che noi stessi gli infondiamo, noi stessi siamo i nostri amuleti più potenti ma se vogliamo costruirci un amuleto o un simbolo esterno a noi di potere usiamo pure una pietra bucata, conserviamola con amore e rispetto, poiché è questo il vero insegnamento degli sciamani  e  degli uomini di luce antichi :
Ogni cosa intorno a noi possiede la magia della vita, possiede la saggezza delle ere, noi siamo fra gli esseri viventi meno longevi che queste terra ospita, con cura e rispetto impariamo dalla pietra a conservare in noi la saggezza dei secoli, impariamo dall’acqua a plasmare la vita con determinazione e dolcezza, impariamo dal vento che ogni cosa anche la più resistente è soggetta ai mutamenti, la vita stessa è creata dal passaggio, nulla è immobile, nulla è Immutabile.

Selva Della Luna


* pietre forate trovate e raccolte da Selva della Luna nella spiaggia di Portonovo
Benedizione di Selva alle pietre forate
( Le pietre forate da me trovare saranno un dono ai partecipanti al cerchio sciamanico di celebrazione dell'Equinozio d'Autunno del 22 settembre) 




mercoledì 11 settembre 2013

๑๑๑ I Regni Sciamanici della Completezza : la Ruota di Medicina Inca ๑๑๑




Questo è il tempo dove la ruota dell’anno apre la propria porta sul mondo autunnale, ci ricorda che tutto vive nel cambiamento, la vita stessa si sviluppa nel movimento, ed è l’equilibrio che rende possibile la creazione.
Gli sciamani conoscevano bene l’importanza dell’equilibrio di ogni elemento nel Cerchio della Vita, la ruota di medicina Inca è quella che tradizionalmente più rappresenta un vero e proprio percorso iniziatico, noi seguiremo le orme antiche lasciate sulla strada del tempo, per scoprire insieme i Regni sciamanici della creazione, ogni Regno ci introdurrà ad un archetipo, svegliando in noi la memoria atavica che giace nella nostra anima e ad ogni passo sorgeranno in noi nuovi significati.
La ruota di medicina Inca è un percorso di trasformazione, attraverso di essa possiamo guarire la nostra vita interamente, creando una nuova mappa di coscienza, essa diviene strumento di crescita e di ricerca del divino in noi.


Il Sud , Sacha Mama : Il Serpente Sacro

Il serpente è il simbolo della rigenerazione e della rinascita, esso strisciando tocca ogni cosa ma non si lega a niente, è lo spettatore che vive il qui e ora, non ha passato, lo lascia alle spalle con la pelle e rinasce nuovo ogni volta. Il serpente è colui che ci insegna ad abbandonare sul nostro percorso tutto quello che non ci serve più, che non fa parte della nostra realtà attuale e quindi ci porterebbe fuori dal Cerchio della Vita, in disequilibrio.
Il primo passo dunque dalle nostre radici, fortificare le nostre radici in quello che siamo, affondare nel terreno del presente, onorando con amore tutto quello che è stato ma non è più.
Il Sud è il punto cardinale della Terra, nasciamo da essa e ad essa torniamo.
Madre e Sepolcro, tutto vive e muore in lei.
Lasciati il passato alle spalle per aprirti al presente, un vaso pieno non ha spazio per accogliere nulla di nuovo, fai spazio, questa è l’esperienza che Sacha Mama, il serpente sacro, ci invita a fare.
Il primo passo accompagnati dal serpente sacro è quello che ci conduce nel sentiero degli uomini e donne di medicina, attraverso questo percorso ci connettiamo con il nostro corpo fisico riconoscendo in noi i nostri guaritori.

L’Ovest, Otorongo : Il Giaguaro

L’Ovest è il punto della ruota dove risiede il potere del giaguaro o otorongo, esso rappresenta l’azione, la forza che muove la vita, senza l’azione nulla evolve. Dentro di noi è presente un grande fiume di creatività alimentato dall’ispirazione che l’intera esistenza ci offre ma esso deve fluire, esser libero di manifestarsi, altrimenti il fiume diviene uno stagno paludoso dove le acque della creatività ristagnano portando malattia.
L’azione è la forza che permette al nostro fiume di fluire, di esser sempre pulito e vivo.
Molto spesso riconosciamo l’ispirazione, sentiamo le acque del nostro fiume ingrossarsi ma poi aspettiamo, aspettiamo il momento giusto, aspettiamo un segno o una qualsiasi cosa che ci dia il segnale di partenza.
Il giaguaro ci insegna a nutrire la nostra creatività attraverso l’azione.
Il segno che aspetti è dentro di te, smettila di mettere ostacoli sul tuo cammino creativa, non costruire più dighe per difendere gli argini del tuo fiume, straripa e godi di quanta fertilità porterà questo straripamento nella tua vita.
Realizza il tuo progetto, fai il primo passo, senza paura, se la strada è quella giusta gli ostacoli svaniranno per la legge universale dello scopo divino, altrimenti non incaponirti in progetti che non fanno parte del tuo percorso divino, torna indietro, puoi sempre tornare alla terra e ad essere Sacha Mama abbandonando la tua pelle ormai vecchia.
L’Ovest è il regno dell’acqua, forza motrice della vita, che con dolcezza scolpisce anche la più dura delle pietre.
Fluire la parola d’ordine, non opporti al fluire della tua vita, non ostacolare con i desideri dell’ego il tuo percorso divino, agisci in accordo con la legge dell’universo, segui la strada che indica il tuo cuore o l’unica strada che ti fa cantare, danzare e riempire la tua vita di armonia.
L’Ovest ci insegna la via del guerriero luminoso colui che è custode della Terra non più solo un uomo di medicina ma un uomo che conoscendo il proprio scopo e riconosciuta la propria via fa luce a tutto il mondo intorno a lui.



Il Nord, Siwar Kenti : Il Colibrì Reale

Il Nord è la terra di Siwar Kenti, uno degli uccelli più piccoli del pianeta ma dotato di grande forza, esso riesce a coprire con il suo volo grande distanze, si sposta con facilità da un continente all’altro, le sue ali si muovono così velocemente da apparire immobili.
Il colibrì è il simbolo della quiete nella tempesta, esso ci insegna come spostarci fra i mondi ma apparendo all’esterno immobili, tutto il vero viaggio avviene dentro di noi.
Siwar Kenti è un maestro del nutrimento, si nutre del nettare dei fiori e nello stesso modo insegna a noi a nutrirci del nettare della vita.
Il nutrimento non è solo importante carburante del nostro corpo ma fondamentale strumento di elevazione dell’anima, nutrirci della bellezza rende bella la nostra vita, circondarci di armonia rende armonico tutto il mondo.
Il Nord è il regno dell’aria, del vento, colui che trasporta i semi.
Questo è il percorso del tempo senza tempo, chi conosce nel proprio intimo il colibrì reale è capace di muoversi senza spostarsi in un luogo fuori dallo spazio ordinario, questo è il cammino del custode dei Monti, colui che abita le alte vette dell’esistenza che ascolta le voci del vento abitate dalla saggezza , esso si spoglia di ogni ruolo e di ogni credenza.



Est, Apu Chin : Il Grande Condor

Il Condor è uno degli animali più sacri per i popoli indigeni, esso possiede una vista molto potente, anche da grandi distanze riesce a mettere a fuoco la sua preda e agisce.
L’Est è il sentiero di colui che guarda con gli occhi di Apu Chin, che mette a fuoco quello che desidera realizzare, che sa che tutto è perfezione nel Grande Cerchio della Vita, il caos non esiste; quello che tu avverti come confusione in realtà vive dentro di te non intorno a te.
Il Mondo sei tu, sei al centro della ruota, ogni tua azione o pensiero non condizionano solo te ma tutti i regni che ti circondano, quando questa verità universale ti verrà rivelata allora improvvisamente comprenderai la grande responsabilità dell’essere umano, custode di tutti i regni e custode anche del futuro.
Apu chin spazza via la confusione, grazie alla grande altezza che lo separa dalla terra esso vede con chiarezza, quando percorriamo il regno del Grande Condor le nubi che offuscano la nostra visione vengono spazzate via e il nostro orizzonte diviene infinito.
Gli antichi sciamani narravano la storia di Apu Chin, il grande condor, messaggero degli Apu, gli dei delle montagne.
Il Condor è dunque colui che dalle grandi altezze della nostra anima attraverso un orizzonte aperto e luminoso ci sussurra il messaggio degli dei :

“ Arrenditi al tuo compito sacro, il tuo potere è più grande della tua paura.”

L’est è il regno del Fuoco, la fiamma divina finalmente è da te alimentata, tu stesso sei luce, tu puoi decidere di bruciare quello che non ti serve più e donare luce a quello che intendi conservare.



I 4 regni sciamanici ci insegnano ad onorare la vita intorno e dentro di noi, percorrendo il nostro sentiero in salute ed equilibrio, vivendo nel Cerchio della Creazione in completezza.

Tutto è Uno, ogni cosa è connessa e Tu sei al centro della ruota della tua vita, hai il potere di scegliere la direzione e il percorso, hai il potere di guarire, sei infinito perché ogni tuo pensiero e ogni tua azione agiscono sull’intero universo, sei eterno perché fai parte di tutto il tempo.



Selva Della Luna ( Emanuela Pacifici)

Fonti Patricia Martina – La Curandera Moderna
http://everydayshaman.org/
http://www.drakeinnerprizes.com/shamanmw.htm in questo sito troverete le immagini schematiche di diverse ruote di medicina tradizionali compresa quella Inca.

** Il nostro percorso nel sentiero sciamanico di completezza ed equilibrio
22 settembre, Roma
Celebrazione Luna del Raccolto ed Equinozio d'Autunno
*** per chi per problemi di lontananza non potesse partecipare è disponibile la meditazione guidata in mp3 della Luna del Raccolto, celebriamo insieme il tempo d'abbondanza, apriamoci e impariamo a ricevere.
per informazioni : selvadellaluna@gmail.com