lunedì 14 dicembre 2015

๑๑๑ Il Solstizio D'Inverno e L'Arcangelo Gabriele ๑๑๑



"L’Arcangelo Gabriele è il Padre dell’elemento acqua. Gabriele è colui che protegge i misteri della donna, della gestazione e della nascita in tutti i mondi - sia spirituali che materiali. Egli è il mantello bianco della neve e dell’inverno che preserva i semi fino al rinnovo della primavera. Ecco perché viene detto che la nascita di Gesù è stata annunciata dall’Arcangelo Gabriele." *

Il Solstizio D'Inverno è tradizionalmente il momento nel quale molti dei antichi vengono alla Luce, da Mitra ad Osiride, Buddha, Krishna e Gesù.
Astrologicamente il sole vive i giorni di maggior declino, per poi tornare a recuperare potenza il 25 dicembre .
Solstizio deriva dal latino, sol stat + sistere ( il sole sta fermo) gli antichi credevano che nel momento dei solstizi il sole si fermasse realmente nel suo percorso per 3 giorni per poi riprendere il cammino ( o rinascere).
Da questa morte e dopo 3 giorni c’è la rinascita deriva anche il rituale della resurrezione Pasquale,  e questo deve i suoi natali ai più antichi riti di resurrezione egiziani.
L'Arcangelo Gabriele è il reggente celeste della porta solstiziale dell'Inverno ( dopo essere passati dalla porta dell'equinozio d'autunno aiutati dall'Arcangelo Michele), Gabriele è colui che porta nutrimento ai semi custoditi nel ventre buio ed umido della terra, così come nutre e illumina i nostri semi interiori.
La Scintilla Divina o Forza Divina che tutti noi custodiamo nella grotta cosmica del nostro cuore è appena nata, ha bisogno di cura, protezione, nutrimento per poter continuare il Viaggio che porterà questa stessa Forza Divina a divenire energia che fiorisce e guarisce ( Equinozio di Primavera, con l'Arcangelo Raffaele) e successivamente Forza che si manifesta con il pensiero ( Solstizio D'Estate, con l'Arcangelo Uriel) e quindi a manifestarsi pienamente come Eroe Solare.
Il Viaggio della ruota dell'anno è quindi il Viaggio dell'Eroe solare, che nasce come Forza di  infinito potenziale nel Solstizio D'Inverno fino a manifestare il proprio potere divino con il Solstizio D'estate e tornare all'Utero cosmico di purificazione e ricongiunzione al tutto nell'Autunno con L'Arcangelo Michele.
"  Durante l’inverno l’arcangelo dell’acqua Gabriele (condensazione, materializzazione, realizzazione, nascita), il messaggero celeste detentore delle forze del concepimento, lo spirito di questa fredda e bluastra stagione, si trova nelle altezze cosmiche, egli apre la porta per l’entrata delle anime nella vita terrena, mentre l’arcangelo di fuoco della terra Uriele (associato al calore e a Venere), penetra nel pensiero umano riscaldandolo «questo è il tempo in cui la terra viene fecondata dalle anime, è il tempo in cui la terra ha un involucro di neve, in cui si trova nello stadio delle sue forze di cristallizzazione, in cui l’uomo può essere unito alla terra come al corpo cosmico terrestre, pesante; allora le anime si dirigono dal cosmo verso la sfera terrestre e in certo qual modo vi si riuniscono. Questa è la fecondazione annuale del corso dell’anno terrestre." **
Gabriel significa " Dio è la mia Forza" o "Eroe di Dio" egli con il Raggio che governa ( Il Raggio Cosmico Bianco) rappresenta il Potere Divino dell'Io Sono che si incarna nel corpo e rende l'uomo simile a Dio.
Il Raggio Bianco è governato da Gabriel e dal Maestro Serapis Bey, è il Fuoco dell'Ascensione, il Potenziale con cui ogni uomo viene al mondo, quello di incarnare pienamente l'Eroe di Dio o Forza di Dio.
L'Ascensione non è altro che l'unione dell'Io Umano con l'Io Divino, l'incarnare in ogni cellula del corpo, in ogni pensiero, in ogni atto creativo l'Angelo di Luce che realmente siamo.
Gesù, così come ogni Maestro prima e dopo di lui, ci ha chiaramente indicato il percorso per poter creare il Paradiso dentro e fuori di noi, non si deve aspettare di morire alla vita per poter godere delle nostre potenzialità Divine, qui e ora, in questo corpo e su questa Terra ognuno di noi ha l'infinito potenziale di creare Bellezza, Armonia, Pace e Prosperità,

Emanuela Pacifici

Il 20 Dicembre 2015, Roma
Nel Nome della Madre vi invita a celebrare il Solstizio D'Inverno con l'Arcangelo Gabriele ed i Maestri del Raggio Bianco, riconosceremo in noi il Bambino di Luce e viaggeremo insieme per manifestare il nostro Angelo Umano.
Il workshop sarà disponibile anche come webinario per poter celebrare da casa.
questa la locandina con programma completo dell'evento

per informazioni e prenotazioni selvadellaluna@gmail.com






*citazione da I Vangeli Esseni Oliver Manitara

**Rudolf Steiner

giovedì 15 ottobre 2015

๑๑๑ Il ritrovamento del gemello perduto, la Placenta energetica ๑๑๑


Molti di noi vivono con la sensazione di aver perduto qualcosa o qualcuno, ci si sente incompleti, come mancanti sempre di una parte; si cerca questa parte nell’anima gemella, spesso anche inconsciamente si cerca negli occhi dei nostri compagni colui/colei che possa colmare quel profondo senso di vuoto, quella nostalgica mancanza.
Per molte culture antiche il non rispettare la placenta al momento della nascita del bambino poteva causare nell’essere adulto proprio questo stato di perenne mancanza, in quasi tutti i popoli arcaici esistevano rituali per lasciare andare il corpo fisico della placenta così che l’essenza spirituale potesse passare al bambino in naturalezza e senza traumi.
La placenta non è più considerato un organo sacro, se non in pochissime regioni così dette “primitive”, il bambino alla nascita viene separato immediatamente sia dal cordone ombelicale che dalla placenta e questi vengono smaltiti come rifiuti organici.
La placenta che veniva seppellita ornando la terra di fiori e offerte, l’organo che veniva chiamato “Angelo”, “Albero della Vita”, “Radice delle tue radici” è gettata in un secchio e allontanata immediatamente dalla madre e dal bambino.
La Placenta è stata concepita insieme a te, ed è geneticamente identica a te, neanche se tu avessi un fratello/sorella gemella avresti i suoi stessi identici geni, invece la placenta è l’unico essere cellulare perfettamente uguale a te .
La sua funzione è fondamentale per la nascita e la gestazione, essa infatti fornisce i nutrienti necessari al bambino e provvede alla protezione, per esempio se il bambino ha carenze la placenta seleziona il nutriente necessario e lo trasporta al feto, sceglie letteralmente quello che è giusto e sano per il bambino e quello che invece è dannoso, un vero e proprio angelo custode, che è molto utile anche dopo la nascita.
In diversi popoli la placenta permane accanto al bambino finchè questa non si stacca naturalmente e il cordone ombelicale si secca staccandosi a sua volta, se il bambino ha durante il parto delle difficoltà si massaggia la placenta o la si riscalda e immediatamente il bambino recupera energia vitale.
Le culture “primitive” di tantissimi popoli nel mondo sostengono che la placenta sia colei che trasmette l’energia vitale al feto, e che è necessario dare il giusto tempo dopo la nascita perché tutta questa energia passi al corpo del bambino.
Anche per la madre è un organo di grande importanza, mangiare un pezzettino di placenta ferma l’emorragia dopo il parto e dona grande energia e latte alla partoriente, questi benefici pare che non fossero sconosciuti per le antiche tradizioni che rispettavano la naturalità del parto e il giusto tempo di separazione figlio-placenta-cordone.
Secondo recenti esperimenti molte persone che ripercorrono il trauma della nascita per esempio tramite la terapia di rebirthing riconoscono nella separazione dalla placenta e dal cordone ombelicale una delle più dolorose perdite e ferite, quando guariamo il trauma della nascita e della separazione da questo gemello antico che ci ha protetto e nutrito fin dalla nostra creazione andiamo a guarire i nostri corpi eterei, creando una nuova connessione con la placenta, non più fisica ma eterica.
Nelle tribù indiane del Nord America si pensa che l’anima viva negli organi della nascita, il cordone e la placenta vengono quindi fatti seccare e avvolti in una stoffa sacra e custoditi finchè il bambino non diviene un adulto al quale la madre consegna questa eredità dicendo : - Ho protetto la tua anima tutta la vita ora tocca a te.-
E’ dunque una parte di anima quella che perdiamo quando ci separano dalla placenta?
E’ questa perdita che determina il vuoto che riempiamo di oggetti, denaro, persone, emozioni?
Robin Lin scrive:
“ La Placenta connette tutti i nostri Chakra, permettendoci di vivere come esseri umani integri e completi, armonizzandoci con il flusso circolare di energia, che oscilla con il disegno dello Yin-Yang. Inoltre, poiché la Placenta connette ciascuno di noi alla propria madre, è il Chakra della Placenta che da continuità alle generazioni. Ogni figlio della Terra connesso a ogni madre preservando la nostra relazione con il passato, il presente e il futuro.
Le tradizioni celebrano a Samhain gli antenati, noi riattiviamo quest’antica connessione, andremo a riprendere la nostra Placenta, siamo stati separati da essa in modo repentino e traumatico ma possiamo riparare, possiamo trasformare questo trauma in un dono per noi stessi e per la nostra stirpe.

Emanuela Pacifici ( Selva Della Luna )

01 Novembre 2015, Roma
Per celebrare Samhain e riattivare la connessione alla placenta energetica Nel Nome della Madre ti invita al workshop Samhain : l'invisibile diviene visibile * Le Storie che trasformano*
il workshop sarà disponibile anche come webinario per celebrare da casa
per informazioni e prenotazioni selvadellaluna@gmail.com

Fonti e citazioni dell'articolo : Robin Lin
Il Chakra Dimenticato - Il Libro della Placenta

lunedì 14 settembre 2015

๑๑๑ La Luna di Settembre, tempo di gratitudine ๑๑๑



La Luna del Raccolto è la Luna dell’equinozio d’autunno o Mabon, in questo tempo di equilibrio dove la notte e il giorno hanno la stessa durata l’intero pianeta canta la sua melodia di gratitudine, la natura sembra suggerirci il cammino della pienezza, quello in cui viviamo è il Paradiso Terrestre, l’Universo provvede a tutti i nostri bisogni sia materiali che spirituali, un fiore non si chiede a cosa servirà il suo profumo, non si sente inutile nella sua bellezza, sa che il suo compito divino consiste nell’aprirsi al sole, nell’amoreggiare con le api e gli insetti impollinatori, nel consegnare al vento la sua essenza, sa che tutto è giusto, che l’universo nella sua perfezione si occuperà di lui, avrà pioggia per nutrirsi e vento per arrivare lontano, il momento dell’equinozio d’autunno ci racconta proprio questa meravigliosa verità: Siamo fiori nel grande Giardino della Vita, fiori di colori diversi e diversi profumi, ma ognuno di noi ha il suo polline prezioso da distribuire alla Terra e al Cielo, aprirci alla perfezione Universale, lasciare che la vita agisca in noi, in perfetta fiducia che tutto è giusto, tutto è amore, questo è il solo modo affinché il Giardino della Vita sia sempre carico di bellezza e di profumo, la paura, il dubbio, non ti permetteranno di schiuderti, rimarrai seme per tutta la tua esistenza e il seme per quanto sia prezioso è solo il potenziale di quello che potrebbe essere, un potenziale che per realizzarsi deve saper lasciare la sicurezza della culla comoda che ci ha permesso di superare il freddo dell’inverno, ora è tempo di schiudersi e lasciare che il nostro profumo inebri la Terra e il Cielo, è tempo di vivere pienamente la nostra essenza, fosse anche per pochi giorni, il fiore vivrà presto la propria sfioritura ma questo non gli impedisce di aprirsi, di schiudersi qui e ora alla Vita.

Sei seme da troppo tempo, pensi sempre che ci sarà un tempo di felicità e aspetti che si compia il tempo, ebbene il tempo è questo, non ti sentirai mai veramente pronto a sbocciare, *la maggior parte di noi crede che ci siano altre condizioni da realizzare prima di poter essere felici. È per questo che siamo assorbiti dal futuro e non siamo capaci di essere presenti nel qui e ora. È per questo che non ci accorgiamo di tante meraviglie della vita. Se continuiamo a fuggire nel futuro, non possiamo essere in contatto con le molte meraviglie della vita, non possiamo essere nel momento presente, là dove c’è guarigione, trasformazione e gioia.( Thich Nhat Hanh, Libero ovunque tu sia)
Tu sei un Miracolo, la tua intera Vita è un Miracolo nella sua perfezione, non c’è nulla di sbagliato, la Vita è perfezione, l’intero cosmo è perfezione, guardati con gli occhi dell’Universo, impariamo a vedere la nostra vita come un Miracolo, schiudendoci diamo la possibilità alla Vita di prendersi cura di noi, non dobbiamo far altro che esser disponibili a vivere, tutto il resto sarà Dono.
Vivi, apriti, lascia la culla del passato, scrollati di dosso la Terra e respira la tua essenza permettendo all’intero Giardino della Vita di godere della tua fioritura, non c’è altro che devi fare, non impegnarti ad esser migliore, sei già un Miracolo, tu “servi” all’esistenza così come sei.
Immagina un fio d’erba, esso è meno importante di una rosa?
La rosa è forse esteticamente più bella, più profumata ma ha la stessa importanza del filo d’erba, che tu sia filo d’erba o rosa per il Creatore del Giardino tu sei fondamentale, tu stesso con il tuo sbocciare crei il Giardino, il Creatore può seminare ma sei tu che nello scegliere se aprirti o meno alla Vita Crei il Giardino, ebbene è tempo di far fiorire la Vita, dentro e fuori di noi, rimanere semi, rimandare sempre la fioritura inevitabilmente porta all’ammuffimento della tua vita, al ristagno delle tue potenzialità, fluisci… libera il tuo potenziale, il mondo li fuori ha bisogno del tuo polline, sii Co-creatore del Giardino, sei tu stesso il Giardino.
L’autunno porta già in sé il seme della primavera ma dobbiamo esser disposti ad abbandonare le foglie ed i frutti ormai secchi o troppo maturi, dobbiamo esser disposti a spogliarci di quello che è stato e rimanere nudi e indifesi, affidarci alla Vita, che tutto conosce, che a tutto provvede, avremo un nuovo mantello di versi germogli solo se in perfetta fiducia e amore saremo disposti a rimaner nudi forti solo della nostra essenza.

E’ tempo di Affidarsi, sboccia, fiorisci e poi lascia andare… sarai di nuovo seme, sarai di nuovo frutto, sarai di nuovo creatore del Giardino della Vita, in te è già contenuto tutto, sei il Miracolo, ruota insieme al cerchio, lascia che l’universo ti nutra e ti spogli, quando penserai di morire in realtà sarai solo un albero spoglio che attende i nuovi germogli.

Emanuela Pacifici ( Selva Della Luna )

Nel Nome della Madre propone il webinario * Il Grano dell'autunno è il Seme della primavera*
per celebrare da casa l'Equinozio d'Autunno e la Luna di Settembre
il webinario comprende
. Mp3 Radicamento l'Albero della Vita
. Mp3 Meditazione Guidata Luna del Raccolto
. Rituale d'Equinozio * Il Mandala delle stagioni * atto di gratitudine per ogni dono che tutte le stagioni portano nella nostra vita

per informazioni e prenotazioni selvadellaluna@gmail.com 

venerdì 7 agosto 2015

๑๑๑ 8 8 8 La Porta del Leone : la Chiamata ๑๑๑



Oggi 08 agosto 2015, il Portale cosmico del Leone è nella sua massima apertura energetica, molti di noi sono stati incuriositi da questa particolare combinazione numerica; molti hanno sentito l'esigenza di cercare informazioni o di ascoltare con più attenzione ciò che questo evento cosmico richiamava.
Questa che sta avvenendo è una vera e propria Chiamata di massa, l'essere di Luce che vive dentro di noi conosce già il luogo e i tempi, conosce i passi per raggiungere il portale, quello che le Guide galattiche chiedono ora è di risvegliare la propria Maestria interiore, di permettere a quell'Essere Divino di camminare sui sentieri che ben conosce e arrenderci al suo Potere.
La Verità, la conosciamo già, non c'è nulla che dobbiamo ancora cercare, ma dobbiamo darci il permesso di ricordare e di manifestare questa Verità attraverso la parola, le azioni, la nostra stessa presenza qui e ora sulla Terra.
Ricercatori di Verità questa chiamata è per tutti noi, questa chiamata è la voce delle nostre Origini, il Sacro Grembo Spirituale della Terra ci sta riunendo, e ci chiede di Affidarci totalmente e pienamente alla nostra saggezza interiore.
Tutto quello che dovevamo sapere ora lo sappiamo, e quello che ci servirà domani arriverà a noi, non c'è più nulla da scavare, non c'è mai stato; ma scavando l'abbiamo capito.
Tutto era in superficie, facilmente raggiungibile, tutto era già nostro, nostra eredità di nascita.
Il Leone detiene il potere del Cuore, ricordate la favola del Mago di Oz?
Il Leone Codardo alla fine della Fiaba incontra il Mago e questo esaudisce il suo desiderio :

Quando toccò al Leone Codardo, Oz prese da un armadietto una bottiglia che conteneva un liquido verde-oro, che il Leone annusò disgustato. 
“Bevilo” disse Oz. 
“Cos’è?” chiese il Leone.” 
Se fosse dentro di te sarebbe coraggio, perché il coraggio è sempre dentro di noi, ma finché non lo bevi non si può chiamare così. Il Leone bevve. 
“Come ti senti?” chiese Oz. 
“Pieno di coraggio!”.
 

Il Mago di Oz non dona nulla che i personaggi non abbiamo già, dona solo l'opportunità di Vedere quello che è già nostro, che è sempre stato con noi, il nostro Coraggio o Raggio del Cuore, che segna la nostra via di mattoni gialli ( la via illuminata dal cuore) che ci conduce oggi insieme alla Porta del Leone, lì dove scopriremo che non abbiamo bisogno di trasformare e guarire nulla, che non abbiamo più bisogno di scavare per cercare, che dobbiamo solo riconoscere in noi quello che cercavamo.

Come vi sentite Leoni?
Pieni di Coraggio?

Bene, perchè il Mago vi ha donato semplicemente il dono di Vedere finalmente ciò che da sempre siete.

Emanuela Pacifici ( Selva Della Luna)


lunedì 20 luglio 2015

๑๑๑ La Tredicesima Luna : Il Principio Indistruttibile ๑๑๑


Il tredici è stato da sempre un numero associato alla dea, al principio femminino, poiché l’anno lunare è calcolato sulle 13 lunazioni. Questo numero porta su di sé il pesante fardello della superstizione, così come moltissimi simboli associati al culto pagano.
Vicki Noble in Madrepace scrive :
“Nei tarocchi il numero della carta della Morte è il 13, il numero lunare magico della stregoneria e dell’antica religione della Dea. Un anno è composto da 13 mesi lunari. La cultura patriarcale ha cancellato il tredicesimo mese, inventando il calendario solare che tuttora usiamo e gettato un’aura di cattiva sorte intorno al numero tredici. Un tempo il più sacro dei numeri, simbolo della fine e del principio.”
La Morte, l’Arcano XIII in realtà come ci fa notare Jodorowsky è l’unico trionfo senza nome, nei tradizionali mazzi di Tarocchi esso non porta il nome di Morte ma non ha nome, è stato nominato seguendo l’immagine dello scheletro che lo caratterizza. Potremmo chiamarlo l’Arcano delle Ossa, il ritorno all’Essenza, così come il Matto lo scheletro “dell’Arcano senza nome” rappresenta la fine di qualcosa e il principio di altro, il ciclico susseguirsi della vita- morte- vita di cui Clarissa Pinkola Estès ci parla profusamente in Donne che corrono coi lupi.
Jodorowsky fa parlare l'Arcano in questo modo :
"Da quando sei nato sono la Madre che continua a darti alla Luce."
 Questo principio era ben chiaro alle Streghe, Sciamane, antiche; era il principio fondamentale che regola la vita su questo pianeta : L'energia si trasforma, si trasferisce, o si accumula; ma non può essere creata, né può essere distrutta, questo in fisica è chiamato il Principio di conservazione dell’energia.
La Tredicesima Luna ha il volto “dell’Arcano senza Nome” che viene a ricordarci il legame con i principi fondamentali che regola l’esistenza sulla Terra, la TRASFORMAZIONE, tutto ciò che vive è in movimento, nulla è statico, anche sul mucchietto di Ossa esiste la vita e la trasformazione, anche su quello che percepiamo come Morte in verità sta agendo il Principio della Vita, milioni di piccoli esseri viventi trasformano il corpo umano in uno scheletro, nel Principio indistruttibile che rimane dopo che tutto è stato trasformato.
A livello meno meno materiale e più metaforico ricordiamo la Loba di Clarissa Pinkola Estès, la vecchia del deserto che canta sulle ossa, che porta di nuovo la vita.
E’ così che ci descrive la nascita dell’anima selvaggia, è necessario che una donna arrivi alle ossa di sé stessa, nel deserto del luogo più ispido della sua anima perché possa incontrare la sua saggezza interiore e cantare la canzone che appartiene solo a lei, e tornare a correre nella sua vera natura di lupa selvaggia.
La Tredicesima Luna è il passo oltre la zona di comfort, è il salto verso la nostra intima natura essenziale, è il canto che nasce dal ventre e che ci rimette al Mondo.

Emanuela Pacifici ( Selva Della Luna )

Il 26 Luglio Nel Nome della Madre celebra in cerchio La Tredicesima Luna con il workshop :
"La Tredicesima Luna di Maria Maddalena : Donne di Passione "
per informazioni e prenotazioni selvadellaluna@gmail.com



martedì 19 maggio 2015

๑๑๑ Ritorno alla Terra ๑๑๑


Cara Terra,
mi sono svegliata a Casa stamattina ed ho capito che il Viaggio era finito. So che andrò via ancora, e ancora lascio le valigie piene di domande, non le disfo, ma adesso sono tornata, tornata da Te.
Madre, che viaggio incredibile devo raccontarti, sono partita che era la notte dei morti, una stella mi ha chiamato,che peccato che i nostri occhi non possano vedere i paesaggi di tutti i mondi, c'è un sole per ogni uomo sai? e stelle per  tutti gli occhi. 
Mi sei mancata Terra, ed è incredibile, m'è mancato il mio corpo. 
Ti ricordi, ho sempre portato il corpo con me come fosse un fastidioso ma indispensabile zaino, quello che ti pesa sulla schiena e rallenta il passo del tuo cammino quando incontri un sentiero irto e scosceso, ma poi ti è utile per le scorte di cibo e il freddo della notte, è solo per questo che non lo lasci sulla strada. Ecco, ho viaggiato senza zaino, non ho avuto fame se non di bellezza, non ho avuto freddo perchè ovunque andavo avevo tutto ciò che mi serviva lì a disposizione. Cosa m'è mancato allora? La fatica, il sudore, i muscoli indolenziti, il sonno, i brividi, il calore e il gusto delle cose.
Il sapore delle fragole. Ecco si, m'è mancato più di tutti il sapore delle fragole.
Sai, quando t'esplode sulla lingua il succo generoso, milioni di semi solleticano i sensi, e chiudi gli occhi per distinguere il fresco acquoso e il caldo generoso della polpa.
Mi è mancato il piacere fisico delle cose, il conTatto di un'altra pelle, il calore di una coperta dopo il brivido del freddo, l'acqua calda della doccia al mattino, il caffè che ti scivola nelle vene al risveglio.
M'è mancata la mia umanità.
Ci sono mille mondi oltre te Madre.
Mondi preziosi, forse più facili da vivere, perchè non conoscono la fame e la guerra e non hanno fucili e corpi da uccidere, eppure lì non crescono alberi di pesco, o forse si, ma le pesche non hanno lo stesso sapore delle Tue, Terra.
Sono tornata a Luna Nuova, ho aperto gli occhi ed emozionata ho sfiorato la mia pelle e benedetto il sottile e dolce piacere di essere Tua Figlia.
Sono a casa Madre, sono tornata Terra.

Emanuela Pacifici ( Selva Della Luna) 

mercoledì 18 marzo 2015

๑๑๑ Equinozio di Primavera ed i rituali di rinascita ๑๑๑


L'Equinozio di Primavera del 2015 avviene astrologicamente il 20 marzo.
In  tutte le tradizioni dei popoli arcaici l'equinozio di primavera veniva celebrato tra il 20 e il 21 marzo, è un momento di grande significato spirituale, la notte e il giorno hanno la stessa durata, la natura ci racconta di quanto sia necessario l'equilibrio per la ri.nascita.
Il Dio Sole fanciullo sta acquisendo sempre più potere, la Dea torna dal Regno dei Morti, anch'essa fanciulla e iniziano la loro danza d'amore.
In ogni celebrazione antica, questo è il momento della Resurrezione, per gli egizi l'equinozio di primavera celebra la resurrezione del Dio Osiride, resuscitato dal regno dei morti dalla sposa Iside, la Sfinge di Giza è il monumento legato a questa celebrazione, essa guarda al sorgere del sole nel giorno dell'equinozio di primavera.
Il tempio del serpente piumato in Messico a Chichen Itza è stato costruito in modo che Quetzalcoatl ( Il serpente piumato) proprio nell'equinozio di primavera potesse scendere i nove gradini della piramide ( il sole produce un effetto ottico tale che all'occhio umano appare l'ombra di un serpente che strisciando scende dai gradoni della piramide).
Anche in Messico in questo giorno si celebrava la resurrezione del Dio Hun Hunahpu, antico Dio del Mais.
Nel mondo ellenico in questo periodo si celebravano le Adonìe, festa della resurrezione di Adone, esso era in realtà un dio assiro-babilonese ( Tammuz) a cui i fedeli si rivolgevano chiamandolo Adon ( Signore), egli dimorava sei mesi l'anno negli inferi e nell'equinozio di primavera si festeggiava la sua risalita, ad opera della sua sposa Isthar.
Questo mito ci ricorda il mito Greco di Persefone, Regina del regno dei morti, sposa di Ade che proprio in questo giorno torna sulla Terra e sua madre Demetra ( dea delle messi ) per celebrarla fa risorgere tutta la natura.
Il mito di Demetra e Persefone era celebrato nei Misteri Eleusini , che venivano divisi in due celebrazioni durante l’anno, la prima (febbraio/marzo) si celebravano i Piccoli Misteri di Persefone, mentre i Grandi Misteri di Demetra erano celebrati  tra settembre e ottobre andando così a sottolineare anche nella cultura greca l’importanza degli equinozi.
Non è certo un caso che la Pasqua cristiana venga celebrata proprio in questo periodo ( la Pasqua si celebra la prima domenica dopo la prima luna piena che segue l'equinozio di primavera).
La Pasqua cristiana deriva in realtà dalla celebrazione più antica celtica della dea Eostre, i popoli Celti denominavano l'equinozio di primavera "Eostur-Monath" e successivamente "Ostara".
Come abbiamo più volte specificato le antiche tradizioni vanno a celebrare dei miti e delle divinità che portano un simbolo, un messaggio, il tempo dell'equinozio di primavera porta in sè la rinascita, che avviene in ogni cosa vivente, il dio e la dea non vivono solo nell'uomo ma in tutto ciò che vive e che ritorna in questo momento a fiorire, sbocciare, fluire, rinascere.
La resurrezione non può avvenire senza che la luce incontri l'ombra, non si rinasce dopo la morte ma mentre si è in vita :
"Se non si resuscita prima mentre si è ancora in vita, morendo non si resuscita più"*
Si risorge solo quando la luce e l'ombra si fondono, quando si torna all'Uno, a percepire il Tutto come parte di se stessi e se stessi come parte del Tutto e si resuscita grazie all'Amore.

Osiride resuscita grazie all'amore di Iside
Tammuz resuscita grazie all'amore di Isthar
Demetra solo dopo aver riabbracciato Persefone permette alla natura di rinascere alla primavera
Gesù risorge e si mostra per prima a Maria Maddalena, probabilmente significando con questo gesto la grande fusione che esisteva fra i due.
Femminile e maschile, Dio e Dea, Luce e Buio, vivono e coesistono dentro di noi, non c'è niente la fuori che possiamo trovare se prima non permettiamo a questo di verificarsi dentro di noi.
Si rinasce accettando di morire in quello che siamo e divenendo Uno in noi, vivi e vivificati.

Emanuela Pacifici ( Selva Della Luna)

Nel Nome della Madre propone per celebrare insieme l'equinozio di primavera
il webinario ( workshop online)
*Il ritorno di Persefone : dal mito alla fiaba il Risveglio della bambina interiore*
un percorso guidato in Mp3 per risvegliare il potere della bambina interiore
per informazioni e prenotazioni
selvadellaluna@gmail.com

giovedì 12 marzo 2015

๑๑๑* La Magia della bambina ritrovata * rituale di Primavera ๑๑๑



Rincontrare lo Spirito Bambino o il Bambino Divino(Puer Aeternus) come era solito chiamarlo Jung, è abbracciare la creatività pura, quella forma creativa non contaminata dai non puoi, non è possibile, non si fa. Il bambino eterno è Guardiano del Fuoco Ardente dell’anima, dove brucia potente la nostra origine Divina. Questo Fuoco ha in sé tutte le potenzialità della nostra anima ed è il bambino interiore sano, guarito, amato, ascoltato che ci accompagna in questo luogo sacro.
Nel mito di Demetra e Persefone-Kore, la Primavera intesa come rinascita dell’anima avviene quando la bambina senza nome ( Kore) torna a riunirsi con la Madre ma avendo acquisito un nome ( Persefone) e un Regno, è ora Regina del mondo dell’anima.
La bambina interiore che torna fra le nostre braccia, che ha spazio nella nostra vita ci rende Regine del mondo dell’anima poiché ci conduce proprio nel sacro luogo del Fuoco Ardente, dove sono custoditi i desideri del cuore, che non sono condizionati dalle esigenze della mente, che non si lasciano incastrare fra le catene dell’ego.
E’ in questo spazio magico che avviene la rinascita, la Madre si ricongiunge alla Figlia.
 Il Bambino Divino ci insegna ad utilizzare la magia del nostro Fuoco dell’anima ed è questo Fuoco che dona la spinta energica ai semi ( desideri) di divenire fiori e frutti , questo Fuoco Ardente custodito dal bambino eterno fa tornare la Primavera nella nostra vita, permettendo alla vita creativa di esplodere, di fluire, libera dalla mente e dai condizionamenti.
La bambina ritrovata ci insegna l’entusiasmo, il gioco, ci insegna a non prenderci troppo sul serio, ci prende per mano e vuole vederci volare, perché nel mondo del mito ella è Hermes  il messaggero dell’Olimpo, colui che ha calzari alati :
“ Egli non appartiene alla terra. Egli non è destinato a camminare, ma a volare” sostiene Hillman.

Il Rituale d’equinozio di Primavera lo dedichiamo alla Magia della creatività immaginativa che abbiamo ritrovato abbracciando la nostra bambina interiore, possiamo costruire una bacchetta, che nella tradizione magica rappresenta l’elemento Fuoco ed energia, e risvegliare attraverso essa il potere magico che custodiamo in noi.
Create dunque la vostra magia, abbracciate il potere magico della vostra bambina interiore, ascoltate i suoi desideri e risvegliate lo Spirito della Primavera.
"Abracadabra" sia la formula magica ( dall'aramaico antico, Creo quel che dico) e la Fiaba della vostra vita ora potete scriverla voi.

Selva Della Luna


Per celebrare insieme a Nel Nome della Madre l'equinozio di Primavera è disponibile il webinario ( workshop online)

*Il ritorno di Persefone : dal mito alla fiaba il Risveglio della bambina interiore*
il webinario comprende

1 Mp3 Radicamento La Spirale del Tempo
1 Mp3 Meditazione Guidata la Terra dell'Eterna Primavera - incontro con la bambina interiore
1 Rituale  La Magia della bambina ritrovata

per informazioni e prenotazioni selvadellaluna@gmail.com

martedì 3 marzo 2015

๑๑๑ Il ritorno di Persefone, lo Spirito della Primavera ๑๑๑



Le storie, i miti, le fiabe possiedono in sé un’anima immortale, sono “arche” di salvezza dove si rifugiano i simboli dedicati all’anima in ogni tempo.
Ed è così che Persefone ci racconta la Primavera dell’anima, il ritorno della bambina che vive dentro di noi e che aspetta di essere ascoltata, consolata, amata, essa vive nel Regno del profondo silenzio, vive nell’inconscio, il Regno delle anime, lì non si può giungere se non si muore, ma la morte nella fiaba e nel mito non è la morte del corpo fisico, è la morte a quello che siamo, la morte a quello che abbiamo sempre creduto vero, la morte a quello che è visibile; per aprire gli occhi , le orecchie e il cuore ad un altro mondo, ad un'altra dimensione.
Come Clarissa Pinkola Estès nel suo libro I desideri dell’anima ci ricorda :
“Le fiabe agiscono esattamente come il rizoma di una pianta, la fonte occulta di nutrimento che resta sotterraneamente viva anche durante l’inverno, quando, al di sopra, la pianta sembra morta.
L’occulta essenza im-peritura permane, quali che siano il tempo e le intemperie : questo è il potere della narrazione.”
Il potere del mito e della fiaba è quello di parlare la lingua dell’anima, il c’era una volta ci introduce direttamente nel tempo e nello spazio animico, dove l’ascoltatore chiude la mente razionale, per entrare nel cuore ed ascoltare senza filtri mentali , e ricorda, ricorda lo spirito immortale del Viaggio.
Ed è così che una stanza, una strada, un qualsiasi luogo divengono improvvisamente e magicamente il luogo di ritrovo, lì dove si raccontano le storie dell’anima, e le donne si reincontrano in cerchi per raccontarsi le antiche storie femminili, quelle che mantengono le radici vive e forti delle antenate, le storie guariscono, le storie disinfettano e ricostruiscono, scavano canali dove l’acqua che alimenta l’anima torna a scorrere e a vibrare.

Lo Spirito che ascolta le storie, siano miti o fiabe è sempre uno Spirito bambino, la primavera della nostra anima che trae nutrimento dalle storie, che beve l’acqua fresca che esse portano nella nostra vita, ed ecco che piano piano il cuore si alleggerisce, perché il passato e il futuro sono spazzati via dal C’era una volta.. rimane con noi l’eterno presente, che è l’unica cosa che conta per la fiaba, sempre c’era e sempre ci sarà, e lo Spirito bambino trova il suo spazio, trova il suo mondo, dove può continuare a danzare e cantare, dove non è proibito sognare, dove CREDERE non è illudersi, ma CREARE.

Selva Della Luna 

22 Marzo, Roma
Nel Nome della Madre invita a partecipare alle celebrazioni dell'equinozio di primavera, riabbracciando il nostro Spirito bambino.
*Il ritorno di Persefone : dal mito alla fiaba il Risveglio della bambina interiore*
per informazioni e prenotazioni
selvadellaluna@gmail.com

mercoledì 4 febbraio 2015

๑๑๑ In Seno alla Dea ๑๑๑


Da Inanna a Nut, la Dea serpente Cretese, le Veneri del paleolitico. Artemide dai mille seni, fino alla Madonna del Latte la figura della Dea rimanda alla sacralità del seno femminile, come fonte di abbondanza e nutrimento ma anche come principio del Piacere Sacro.
La Dea antica non era la rappresentazione esclusiva della figura materna, in essa trovava espressione tutto il Regno del Femminile, e così gli attributi simbolici del corpo femminile non si fermavano ad una figura femminile santa e sacra che allatta, la Dea mostrava i suoi seni al mondo, che potevano si allattare e nutrire ma erano anche portatori di piacere ed estasi.
Nelle statuine delle Dee cretesi dei serpenti, queste sacre sacerdotesse mostrano al mondo moderno uno scorcio di come era celebrato il potere e la forza della Dea in quel tempo, ci siamo spesso concentrate sul simbolo dei serpenti ma in queste antiche rappresentazioni i seni scoperti sono un chiaro simbolo di un'energia potente messa a nudo.

Diana Richardson nei suoi libri dedicati al Tantra racconta il potere del seno femminile :
"Il corpo maschile ha il polo positivo nei genitali e il polo negativo nel torace e nella zona del cuore.Quello femminile, secondo la naturale contrapposizione, ha il polo positivo nei seni e nel cuore, e il polo negativo nei genitali.
L'energia maschile scorre dal pene nella vagina e risale fino al cuore della donna. L'energia femminile reagisce attraverso i seni penetrando nel cuore dell'uomo e scendendo fino al suo centro sessuale."
e continua sottolineando la necessità di riscoprire nei nostri seni un portale che ci conduce alla conoscenza profonda del femminile :
" I seni danno accesso ad energie delicate e squisite che rivelano alle donne la fragranza della femminilità. Il cuore si apre quando i seni prendono vita, e attraverso questa espansione di energia, che la donna può diventare sempre più amorevole, femminile ed elegante. "
Negli ultimi anni grazie al lavoro di donne meravigliose si è riscoperto il potere del nostro grembo,tende rosse, benedizioni del grembo, cerchi di donne che benedicono, accarezzano, ascoltano la voce del proprio ventre è forse tempo di tornare a guardare il nostro seno come custode di energia femminile altrettanto sacra e importante? E' arrivato il momento di ascoltare il nostro seno e nutrirci del suo latte sacro?
Il mio scritto vuole essere un invito a riflettere, a sperimentare il contatto con il proprio seno, a ricordare che siamo portatrici di nutrimento ma che allo stesso tempo dobbiamo accettare e godere del nutrimento che dal sesso, all'abbraccio, al semplice sguardo possiamo ricevere dall'Universo.

Selva Della Luna

Immagine dea Ninhursag Sumera rappresentava la Terra