mercoledì 31 ottobre 2012

๑๑๑ Samhain : è tempo di liberare tutte le nostre morti ๑๑๑




Samhain, capodanno celtico, il momento in cui le porte dei mondi si aprono leggermente lasciandoci intravedere oltre la nebbia del nostro limitato universo.
Potrei suggerire diversi rituali, potrei anche parlavi delle  tante tradizioni, ma il mio modo di onorare le diverse energie che la ruota dell'anno ci dona è cambiato, non sono più la strega che apre il grimorio e recita l'inno al Dio e alla Dea, e questo l'ho capito stamattina mentre toglievo dal mio altare le candele che ho usato per l'esbat del sangue e tentavo di allestire qualcosa di originale e profondamente mio per Samhain.
Samhain è arrivato ed io ho capito che non sarebbe bastata qualche candela e una zucca vuota ad onorarlo.
Ecate, l'anziana, Ecate la saggia, Ecate che possiede le chiavi dei mondi mi ha preso per mano appena prima che la Luna piena facesse capolino sulla terra ed è ancora Lei che mi condurrà attraverso questo passaggio, attraverso questa nuova trasformazione.
Sono sempre una bambina quando mi vedo accanto a Lei, e stavolta mi soffermo ad osservare gli occhi di Selva bambina, non ho paura la conosco bene la Vecchia, so che quando arriva è per condurmi dove non riesco ad arrivare.
Quante morti porti addosso Selva?
Quanti cadaveri ti porti dietro?
Samhain apre i miei occhi di bambina, apre le porte sul mio mondo interiore.. niente fantasmi ululanti, ma probabilmente il silenzio di tutto quel passato che ho ammucchiato dentro di me e di cui non riesco a disfarmi, probabilmente incute più paura.
Eccolo Samhain, eccola Ecate, il calderone è pronto, fumante, mi invita a danzare per l'ultima volta con ogni saluto che non son riuscita a pronunciare, con ogni cassetto che ho riempito di ricordi, con ogni oggetto inutile che conservo, con tutto quello che non esiste più.
Prima che le porte si richiudano consegnerò al calderone quei jeans strettissimi che conservo nell'armadio nella speranza di riuscire ad infilarli ancora, consegnerò quel video che nonostante il mio proverbiale rifiuto per la tecnologia ero riuscita a montare e che lui non ha mai visto, consegnerò i miei troppo lunghi capelli ( o perlomeno prenderò appuntamento dal parrucchiere), prima che le porte si richiudano consegnerò un passato che non esiste più e mi regalerò un presente leggero e pieno di futuro.

Selva Della Luna

mercoledì 24 ottobre 2012

๑๑๑ Sorriso di cioccolata ๑๑๑




Janet mantenne  gli occhi fissi  in quelli di Amira, la tazza di cioccolata calda nelle sue mani tremava leggermente, se solo avesse permesso al suo sguardo di cercare su quel volto i segni della bambina e della donna che aveva conosciuto sapeva che non sarebbe riuscita a fermare le lacrime e la profonda rabbia che sentiva agitarsi nel suo ventre.
Era dicembre, il pomeriggio della vigilia di Natale, Janet e Amira cercavano una negli occhi dell’altra una bambina che forse c’era ancora,  ma che era troppo silenziosa e immobile per lasciarsi anche solo intravedere.
Janet chiuse gli occhi morbidamente e afferrò la mano dell’amica che era posata sul tavolo quasi aggrappata alla tovaglietta bianca e azzurra.
Respirò profondamente l’odore di cacao e cannella e le scorzette d’arancia messe a seccare accanto alla stufa, Charlotte e la sua cucina magica. Era lì che le due bambine si rifugiavano nei pomeriggi d’inverno, c’era sempre una storia ad aspettarle e qualche dolcetto da sgranocchiare. In quella cucina nascevano i loro sogni più belli, Charlotte inventava favole o forse erano storie vere riempite, come si fa per i cioccolatini, con un morbido ripieno di fantasia. Amira e Janet fra una torta morbida di carote e un croccantino alle mandorle costruivano il loro futuro.
:- Io voglio sposare un principe Arabo, nella mia terra esistono ancora principi ricchissimi che vivono in castelli più belli di quelli della favole.-
Charlotte sorrideva ai sogni di Amira e metteva nelle sue manine color caramello una pralina di cioccolato e zenzero.
:- Io sposerò un ragazzo bellissimo, avrò due figli; uno maschio e l’altra femmina e girerò il mondo cucinando dolci buonissimi.-
Charlotte accarezzava la testolina capricciosa della figlia lasciandole addosso l’odore magico di quella cucina.
Janet aprì gli occhi e finalmente riuscì a scivolare sui lineamenti del volto di Amira.
:- Ricordi il principe arabo?-
Le due donne sorrisero anche se Amira fece fatica ad aprire la bocca.
:- E tu hai poi girato il mondo cucinando dolci?-
:- No, no. Ho girato semplicemente l’angolo.-
Janet rise raccontando che aveva prelevato il piccolo negozio si usa madre che ora era diventata una grande pasticceria con due vetrine proprio dietro il quartiere dove erano cresciute.
:- Ho due figli ma nessun bellissimo ragazzo che mi aiuta a crescerli, sono separata da diversi anni e il mio ex marito vive in un altro stato.-
Janet accennò un sorriso stentato mentre aspettava che Amira trovasse il coraggio di raccontare.
:- E Charlotte? Vive con te? Come sta?-
La voce di Amira era ruvida e profonda come se qualcuno oltre a ridisegnare i lineamenti del suo volto avesse voluto strapparle anche le parole.
:- Charlotte è morta lo scorso anno .- Janet sentì la mano rugosa dell’amica accarezzare la sua.
:- Non ha abbandonato la sua cucina un solo momento, è morta con un sorriso beato aspettando la lievitazione delle brioche .-
Anche Amira ora sorrise con l’unica parte del volto che le avevano lasciato.
:- Sei felice?- Chiese Amira cercando la risposta negli occhi azzurri di Janet.
:- Sono serena e in certi momenti mi pare di essere addirittura felice, si.-
Amira annuì spostando una ciocca arruffata di capelli color carbone.
:- E tu? – Janet non ebbe il coraggio di chiedere né di pronunciare la parola felicità.
Amira invece annuì questa volta con grande entusiasmo, sorprendendo l’amica.
:- Oh si, si, sono felice.-
Janet rimase immobile mentre si chiedeva come era possibile esser  felice quando qualcuno con tanta cattiveria avesse cancellato per sempre dal tuo volto un occhio, il naso e metà sorriso.
Amira prese fiato
:- Sono libera, credimi non esiste felicità più grande. Per anni sono stata costretta dentro una casa, e quando mi permettevano di uscire mi nascondevano sotto bellissime stoffe pregiate. Avevo dimenticato la sensazione del vento e del sole sul viso. –
Janet ancora non capiva e Amira continuò a raccontare.
:- Il giorno in cui mio marito ha cancellato il mio viso ho pensato che avrei preferito che mi uccidesse, che era stato molto più crudele di un assassino. E invece no, quel giorno lui mi ha liberata anche da me stessa. Ora faccio un po’ paura e chi non mi conosce storce la bocca guardandomi ma sono felice, anche con solo metà del sorriso. Nessuno può cancellare una donna e sono qui in questo meraviglioso Paese per dimostrarlo e cammino a volto scoperto proprio per questo.
Ho una figlia Janet, lei vive ancora nella famiglia dell’uomo che si è portato via metà del mio volto.
Il mondo deve vedere sul mio viso la sofferenza di un intero popolo di donne e bambine. Io sono libera ora, e voglio liberare mia figlia e tutte le figlie di quel popolo, ma questa volta senza che nessuno tocchi il loro sorriso.-
Janet lasciò scivolare le lacrime che fino a quel momento aveva trattenuto, Amira sorrise con quel sorriso sghembo che le avevano disegnato e concluse
:- E quindi si, sono felice.-
Janet tirò su con il naso proprio come faceva da bambina con la vista appannata dalle lacrime e affondò l’indice nella tazza di cioccolata ormai fredda e addensata, poi lentamente avvicinò il dito sporco di cioccolata al volto di Amira e disegnò la metà del sorriso che mancava.
Amira rise ora con un sorriso intero, un dolcissimo e coraggioso sorriso di cioccolata.

Selva Della Luna 

sabato 22 settembre 2012

๑๑๑ Mabon, la discesa verso Casa ๑๑๑


Immagine Persephone-and-Demeter-Susan-Seddon-Bouletù

" Sono soltanto un cuore che batte, spingendo la bellezza fino ai confini del creato. Divento quieta dolcezza in ogni dolore, divento gratitudine incessante, divento la porta che conduce le vittime all'estasi. La discesa lungo la quale si scivola verso l'alto."

Alejandro Jodorowsky - La via dei tarocchi- Se l'appeso parlasse...

E' un'alba colorata di rosa pallido a riportarmi alle pagine di questo piccolo spazio dell'anima, sono passati diversi mesi dal mio ultimo post, potrei raccontarvi di tante cose; per esempio di come il mare mi abbia cullato e consolato in un momento di " abbandono" . Potrei dirvi di come ogni cosa che ho toccato, annusato, guardato mi abbia riempito il cuore di bellezza, di quella bellezza senza artifici, pura, illuminante.
Potrei volendo disquisire su l'importanza della bellezza, di come sappia curare..
Ma in quest'alba che già è meraviglia ho voglia di parlare con me stessa attraverso voi e così mi scrivo una lettera di ben tornato a casa, perchè in fondo credo che perdersi sia solo un modo per trovare ogni volta una via nuova per tornare da noi.

Cara Selva
quante volte sei partita da questo porto per perderti in luoghi sconosciuti?
quante volte hai preso tutto quello che avevi da prendere e ti sei imbarcata in mille soli da esplorare?
Alle volte cara anima bisogna saper stare fermi per viaggiare davvero.
Alle volte bisogna spogliarsi di tutto e guardarsi nude per riempirsi di pieno.
Torni a te, ieri che era quasi oggi, ancora una volta perplessa per questo viaggio fra cuore e testa ma forse stavolta seduta al sole che ha il sapore d'albicocca t'accorgi di essere davvero a Casa.
Non esiste un luogo preciso sulla terra in cui un'anima può dirsi a Casa, ne esistono tanti e nessuno può darti la sensazione che ora provi tu.
T'hanno appesa all'albero della vita
liberata dei desideri
Non l'avresti fatto da sola, non saresti riuscita a dire " Sia fatta la Tua volontà"
Immobile, ti sei crocifissa , imponendoti un silenzio che era " resa incondizionata"
chi ti teneva per i piedi sospesa al centro dell'universo?
Volevi imparare l'amore incondizionato, l'hai chiesto tu, con l'ingenuità di chi immagina solo la meta ma non ha idea del viaggio.
E sia.
Perdi la testa bambina cara, tagliati via i pensieri e le aspettative, e poi scivola... scendi, lasciati andare che ovunque cadi avrai mani a sostenerti.. questa è Fede, Fiducia.. Amore... null'altro ti conduce a Casa.
Scivola, inabissati nelle lacrime che hanno l'odore di perdita, e poi t'accorgi che l'Amore non si perde, possono allontanarsi le persone, possono lasciarti li immobile al centro di un universo meraviglioso e buio ma.. L'Amore rimane, se tu vuoi, se sai non buttarlo via trasformandolo in rabbia e dolore, allora rimane l'Amore, il filo maestoso e sottilissimo dell'anima. Quello anima cara, quel filo che ti lega come un sospiro alla Vita quel filo continua a brillare anche nel più profondo buio.
Eccola la luce.. Eccola Selva, amplificala, canta... stona, urla... accendi il fuoco e trova il posto in cui quella piccola luce s'è depositata.


Casa .


Sei a casa, tremante per il freddo, ma sei a Casa.
Ora prendila fra le mani quella luce, quella che è rimasta dopo che tutto è andato via e respira..
così, da brava, Vivi respirando quell'Amore che non si perde, che non conosce delusione, ne rimpianti.
Vivi lì, nel posto del Cuore dove ogni battito fa cantare l'universo.
Godi di ogni lacrima che accresce lo spazio...
Sorridi dei piccoli capricci di quell'anima che forse solo ora.. è davvero Bell'Anima.


Bentornata a Casa Selva














lunedì 6 agosto 2012

๑๑๑ A me piace chiamarla Madre ( il mio Credo) ๑๑๑






Io Credo nella Dea
Madre di Tutte le cose viventi
Madre anche di chi non vive ma contribuisce alla Vita
Io Credo nella Dea
Autrice di ogni respiro
Pittrice di ogni bellezza
Io Credo vivendo nel suo Amore
**  L’Amore è la parola che userei se dovessi sceglierne una sola per descrivere la Dea.
 L’Amore, come la Dea, nasce dentro di noi ; spesso sentiamo dire che per Amare dobbiamo prima Amare noi stessi.
Amare il Te completo, apprezzare ogni cosa che ti caratterizza.
Le ombre come la luce, riuscendo ad integrare il te in trasformazione continua, con il te passato,
Il lato maschile con quello femminile poiché solo dall’Uno diverso e complementare nasce l’Amore.
L’Amore è cielo e terra che uniti formano l’Uni-verso, le possibilità infinite di Creazione.
E’ la connessione con il Tutto, riconoscendo nel Tutto bellezza, sapendo che Tutto è energia e siamo noi che diamo i colori a questa energia.
Amare è saper essere Tutto, Cielo e Terra, Cosmo infinito e particella infinitesimale.
Essere lo spettro e la combinazione di ogni colore.
Arcobaleno d’Uni-one, Cuore che pulsa in risonanza con ogni vibrazione.
In realtà siamo circondati da pulsazioni, da arterie che cercano connessione con Noi, ma noi siamo ciechi e sordi e solo quando il cuore si apre, quando permettiamo alla Dea di Vivere pienamente in noi, solo allora iniziamo a renderci conto che il suo battito, il tuo battito è lo stesso che proviene dal centro della Terra e dal Cosmo intero.
Sintonizzare le nostre frequenze con il Tutto è Ri-conoscere in noi il Divino.
Ri-conoscerci cellula di un immenso corpo vivente, cellula indispensabile del corpo di Terra e Cielo della Dea.
Io Credo all’Amore che è manifestazione della Dea.
Io Credo al battito del mio cuore che risuona in ogni essere vivente.
Io Credo al Divino in me e in Tutto, il suo nome?... a me piace chiamarla Madre.


Selva Della Luna 

mercoledì 4 luglio 2012

๑๑๑ Hatshepsut, la regina esiliata dalla storia ๑๑๑



( Scultura in calcare raffigurante Hatshepsut con il copricapo tradizionale dei sovrani egizi, il khat sormontato dall'ureo (scalpellato). Rispetto ad altre statue conosciute non è riportata la barba posticcia.Metropolitan Museum of Art di New York )

Ed è un po buffo per me ritrovarmi a parlare di storia, eppure la vita di questa donna mi ha appassionato particolarmente, in realtà sono arrivata a lei tramite una ricerca sulla Dea Hathor e poi come aprendo uno scrigno magico sono volate nelle mie mani diverse informazioni e riflessioni.
Hatshepsut  figlia maggiore del re Thutmosis I, sposata al fratellastro Thutmosis II e tutrice del giovane fratellastro-nipote Thutmosis III, Hatshepsut riuscì in un modo o nell'altro a sfidare la tradizione e a installarsi saldamente sul trono divino dei faraoni.
Fu l'unica presenza femminile nella storia ad essere rappresentata, sia come donna che come uomo, vestita con abiti maschili, dotata di accessori maschili e addirittura della barba finta tradizionalmente esibita dai faraoni.
Nonostante durante il suo regnò l'Egitto prosperasse, dopo la sua morte, si cercò con ogni mezzo di cancellare il suo nome e la sua immagine. Al contrario di come comunemente si crede, non fu l'unica donna che riuscì a governare l’Egitto. Conosciamo un buon numero di regine che regnarono sull'Egitto prima di lei: la regina Neitkrety (che Erodoto chiama 'Nitokris'), verso la fine della VI dinastia, e la regina Sobekneferu, alla fine della XII dinastia (Medio Regno). Con meno certezza, crediamo ci siano state anche la regina Neithotep e Meryt-Neit, che dovettero regnare entrambe durante la I dinastia.
Infatti, abbiamo i loro nomi racchiusi nel cartiglio - il tipico disegno curvilineo nel quale era scritto il nome del faraone - e lo stile delle loro tombe suggerisce una loro ascesa al trono.
Sebbene conosciamo molto poco su queste regine, abbiamo però abbastanza dati per affermare che i loro regni furono brevi e poco importanti.
Anche la più tarda regina Twosret (XIX dinastia) regnò molto brevemente e di lei ci rimangono ben pochi elementi con cui giudicare il suo operato.
In realtà il regno di  Hatshepsut fu molto prospero ma nonostante questo  durante la sua vita che dopo la sua morte ebbe numerose difficoltà probabilmente legate al suo essere donna, addirittura è stata ritrovata da poco la sua mummia, la regina infatti era stata condannata alla damnatio memorie dal figliastro Thutmose III. Il suo nome era stato cancellato da statue e monumenti, il suo sarcofago profanato e la mummia rivela da un'attenta analisi non un trattamento che ricevevano i Faraoni, ma anzi, un voler deturpare e nascondere la bellezza femminile.
Cos'è che ha reso così pericolosa questa donna tanto da voler cancellare dalla storia il suo nome?
Certo, un regno prospero guidato da una donna poteva esser un problema per la casta sacerdotale egiziana ma esiste una storia che potrebbe giustificare ancora meglio, l'esilio di questa donna dalla storia...
La regina aveva come consigliere Senenmut XVIII dinastia, architetto, capo di stato e tutore della sua primogenita Neferura, la storia sembra alludere anche ad una relazione amorosa fra i due, oppure la storia che è scritta sempre da chi detiene il potere voleva nascondere non solo il nome della regina ma anche infangare il nome dell'architetto?
Senenmut è certo non era un semplice consigliere della regina,le origini di Senenmut non erano nobili, ma egli si costruirà personalmente una tomba monumentale vicina a quella della regina degna di un faraone, per quale motivo la regina che già non era ben vista dal suo seguito diede l'approvazione per questa costruzione?

Questa tomba nasconde dei segreti... la storia della costruzione delle piramidi egiziane e le origini della civiltà d'Egitto?
La tomba non è aperta al pubblico ed è sotto chiave. Agli studiosi infatti non piace commentare questa tomba, perché sembra contraddire le loro interpretazioni della genesi d'Egitto.
Era circa l'anno 1470 a.C. quando Senenmut iniziò la costruzione del "Djeser Djeseru", ovvero un magnifico mausoleo il cui nome egizio vuol dire "Sublime Sublimità", costruito nel complesso di Deir el-Bahari
La prova più sconcertante di una conoscenza astronomica ereditata in qualche modo all'architetto e poi alla regina Hatshepsut, si trova sul soffitto della tomba di Senenmut, situata affianco al mausoleo principale. In questo soffitto è riprodotta una precisa sezione della volta celeste del 10.450 a.C. con al centro la Cintura di Orione. Questo piccolo sistema è stato riprodotto in maniera emozionante. Intorno alla cintura, (clicca sull'immagine iniziale per ingrandire) vi sono tre orbite a forma di goccia. E' un simbolo non adottato tra i gereoglifici egizi, ed appartiene invece alla cultura mesopotamica, dove ha il significato di "acqua", o "vita". Pochi anni fa, degli scienziati avevano constatato che nella parte d'Universo che ci circonda vi sono due grandi concentrazioni di acqua. Uno nel nostro Sistema Solare e, quindi, sulla Terra. L’altro, invece, era proprio nel Sistema di Orione.
Analizziamo meglio il significato sulla volta della tomba dell'architetto. Venne ritrovata sotto uno strato di intonaco - ciò a significare che era una conoscenza da preservare ai posteri, piuttosto che ai contemporanei - e i disegni vennero scolpiti, invece che dipinti - ciò a significare che l'architetto stesso fu l'autore, senza altri ausili, e non badava alla bellezza artistica.
Nella parte inferiore della volta, è rappresentato il calendario egizio (12 mesi di 30 giorni ciascuno), mentre in quella superiore, come abbiamo già detto, è raffigurata una porzione di cielo. Vi sono quattro barche: quelle più piccole, a sinistra, raffigurano i pianeti Giove e Saturno; le più grandi sono la dèa Iside, che astronomicamente simboleggia la stella Sirio, e il dio Osiride, al quale era attribuita l'omonima costellazione, quella che per noi si chiama oggi "costellazione di Orione". In particolare, l'architetto ha voluto evidenziare un elemento preciso di tale costellazione: la Cintura, appunto.

Come sapeva Senenmut tali conoscenze?
E perchè le riteneva così importanti?In una sua iscrizione si legge: "Avendo percorso tutti gli scritti dei saggi, non ignoro nulla di quel che è successo a partire dal primo giorno". Difatti, l'architetto Senenmut venne iniziato alla Casa di Vita di Karnak, luogo che nell'Antico Egitto era fondamentale, sede di culture ancestrali e religiose che erano raggiungibili solo a pochi.
Tuttoggi, sappiamo ben poco su ciò che veniva conservato in questo tipo di "biblioteche segrete", per così dire. Ma Senenmut venne a conoscenza di cose che probabilmente volle svelare alla sua amata. Magari per questo motivo i sacerdoti si aizzarono contro l'architetto di corte e, in seguito, anche contro la regina: solo gli iniziati infatti potevano conoscere i segreti della Storia d'Egitto. Sta di fatto che dopo la morte dei due, il faraone Thutmose III e il Clero Tebano condannarono Hatshepsut e Senenmut alla "damnatio memoriae", distruggendo ogni effigie che rappresentasse i due nel Mausoleo di Deir el-Bahari. Ciò però non è bastato a cancellare un personaggio così intrigante dalla storia, come non è bastato deturpare la femminilità della regina per non far emergere la forza della femminilità.

Selva Della Luna 

fonti :

venerdì 15 giugno 2012

๑๑๑ Matrice Divina ๑๑๑



Non esiste una sola Verità, chi ritiene di avere nelle mani la verità assoluta è un illuso o un ciarlatano o tutti e due insieme. 
Ognuno di noi in questa esistenza ha il suo compito specifico, ha un percorso personale di crescita spirituale da dover affrontare, non possiamo pensare che il Divino guidi tutti allo stesso modo, quello che accende la scintilla Divina in me potrebbe lasciare indifferente te.. ma non è il mezzo l'importante è lo scopo... lo scopo ultimo della nostra esistenza è riconoscere in noi il Divino.
Per molti anni ho sbattuto contro la porta chiusa della mia ottusità, tentavo di trovare una religione, un credo che mi tenesse ferma, che mi prendesse tanto da poter dichiarare "Questo è il mio mondo", per fortuna non l'ho trovato e probabilmente non lo troverò mai se non dentro di me.
Ad un certo punto sono arrivata ad una conclusione, Selva è un'anarchica spirituale, una selvaggia anche dell'anima ... mai però ho dichiarato falso qualcosa, ho sempre preso quello che mi interessava e che ritenevo  più vicino al mio modo di essere da tutte le culture religiose con le quali sono venuta a contatto.
No, non sono una pagana, per quanto questo blog possa spingere a pensarlo, non lo sono perché in realtà non credo nel politeismo.. non sono neanche buddista per quanto pratico yoga da diversi anni e prego con i mantra, non seguo nessuna chiesa occidentale ma ammiro le parole di Gesù, trovo un libro assolutamente interessante e istruttivo la Bibbia ... 
Quello che credo in questo momento e in questa vita è che probabilmente mi porto dietro da vite passate anche credenze, dogmi e che lo scopo della mia evoluzione sia liberarmi da tutto questo, riconoscere la Divinità in ogni cosa, senza scartare niente, senza prendere niente come verità assoluta e immutabile.
Dio risiede dentro di me, e voi pensate che io potessi riconoscermi in un essere barbuto e autoritario come viene raffigurato il Dio maschio?.. beh no, la mia mente ha visto nella Divinità la dolcezza,l 'accoglienza, anche la fierezza e la forza della Dea... ma quando ad un certo punto la mia strada doveva percorrere i passi dell'amore io non sono riuscita a riconoscermi in nessun volto della Dea e così l'energia Divina che tutto sa ha mostrato alla mia anima un'altra porta.. la porta degli angeli, la porta dell'amore incondizionato e attraverso loro e la loro energia io sono riuscita a varcare quella soglia.
Capite?... 
Dovrebbe esistere una religione per ogni essere umano presente sulla terra e anche quella non sarebbe vera per sempre, poichè siamo energia in trasformazione e crescita continua.. 
Io penso di essere arrivata ad una conclusione a questo proposito, è vero tutto quello che mi aiuta a risplendere della Luce Divina, che mi permette di uscire dalla grotta dell'isolamento e di contaminare il mondo con l'amore... Dea, Dio, Angeli, Deva, Fate... dategli il nome e l'aspetto che preferite ma poi lasciategli compiere il suo lavoro che è quello di entrare in voi e illuminarvi.

Selva Della Luna 


martedì 12 giugno 2012

๑๑๑ Ed ho fatto l'Amore con l'Uni-verso ๑๑๑




Quando due persone fanno l'amore, si scambiano fluidi, energie, entrano in con-tatto, s'ascoltano, si parlano con tutti i sensi e in questo modo si fondono, divengono una cosa sola; stesso corpo, stesso centro, stesso cuore .
Per questo il sesso almeno quanto l'amore è mal visto da quasi tutte le religioni?
Probabilmente perchè la fusione di due esseri è la verità più vicina a Dio.
E' successo che ho provato a far l'amore con tutte le cose che mi circondano, dalla più piccola all'uni-verso intero.
E' successo che ho proprio fatto sesso con tutto, ho fuso il mio corpo, godendo delle energie dell'altro, mi sono scissa in piccolissime particelle e sono entrata nel minuscolo e nell'enorme e nell'infinito.
 E Lì ,nel Tutto che racchiude la terra e il cielo, ho scoperto che in realtà per conoscere D'Io ( che è in ogni cosa ) bisogna far l'amore con l'energia contenuta nel Tutto.
No, non sto usando una metafora, non questa volta.
Ho chiuso gli occhi e ho accarezzato con tutti i sensi la terra, l'ho annusata, l'ho penetrata, sono diventata terra io stessa, ho sentito l'acqua riempirmi di vita e il vento scuotermi nel profondo come il più bello degli orgasmi, ho incendiato tutte le mie cellule con il fuoco e sono esplosa come un vulcano.
Ho chiuso gli occhi e ho permesso all'universo di entrarmi dentro ( o di uscirmi fuori?), ho sentito i gemiti delle galassie, i brividi di ogni singola stella, il nero scindersi in ogni colore e godere, di mille e mille arcobaleni.
Ho aperto gli occhi e quell'Amore, quel Piacere erano contenuti in ogni mia cellula
io ero stata Terra perchè Sono Terra
io ero stata Universo perchè Sono Universo
Io potevo essere ogni cosa se entravo dentro di lei fondendomi con Amore.

Selva


martedì 5 giugno 2012

๑๑๑ Rendersi Giustizia ๑๑๑





"(...) Grazie a me, il cosmo è una danza. Ogni nascita, ogni spirale, ogni stella che si spegne ha il suo posto nell' universo. Faccio sì che ogni essere sia quello che è; ogni granello di polvere, ogni stella cometa, ogni orfano meritano di adempiere la missione che è stata loro affidata dalla legge suprema. (...) ono la perfezione che non richiede nessuna aggiunta e non tollera nessuna sottrazione: quanto mi viene dato ce l'avevo già; quanto mi vieno tolto non esisteva in me. Ogni istante è giusto, perfetto. Dall'azione elimino ogni intenzione soggettiva. Faccio sì che le cose siano esclusivamente quello che sono. Do a ciascuno ciò che si merita: all' intelletto, il vuoto; al cuore, la pienezza dell'amore; al sesso, il piacere della creazione; al corpo, la prosperità, che non è altro che la salute; alla quintessenza la Coscienza, do il suo centro, che è il Dio interiore.”"
(tratto da "La Via dei Tarocchi" di Alejandro Jodorowsky e Marianne Costa)

E' qualche tempo che ho ripreso a scrivere il mio romanzo/favola, il mio percorso fra i tarocchi e m'accorgo di crescere, di camminare in perfetta e assoluta sincronicità con il mio scritto.
La Giustizia, è in quel mondo che mi trovo ora, in realtà davanti a questa Lama spesso si parla di equilibrio, di bilanciamento, e forse in qualche modo è così ma quello che ho scoperto io è che la Giustizia ci parla di Perfezione, tutto è perfetto così com'è, dalla più piccola stella, all'universo intero è perfetto nella sua imperfezione e nel suo caos, è il caos che genera il movimento, e il movimento energetico è il Soffio Vitale la staticità del perfetto equilibrio è morte. 
Come riuscire a Renderci Giustizia?
Divenendo Uno con il Tutto, dentro di noi è contenuto l'Uni-verso, noi siamo cellule dell'immenso corpo della Madre, e siamo perfette così come siamo, tutte diverse, tutte nate per uno scopo preciso.
Nel momento stesso in cui entro in connessione con la Terra e con il Cielo io divengo ponte, canale, io rimetto le cose al loro posto, mi allineo alla volontà Divina.
Finchè in noi risiedono odi, rabbia, violenza, impazienza non esiste Giustizia, non esiste allineamento, attraverso il perdono io genero una corrente ( effetto butterfly) che porta allineamento e Giustizia a gra parte dell'Uni-verso.
A questo punto vi chiederete com'è possibile che un semplice perdono verso me stesso o verso chi mi ha causato sofferenza possa in qualche modo influire con l'Uni-verso, vi ricordo che siamo energia, tutto quello che pensiamo o facciamo genera il mondo intorno a noi, con il perdono noi ci liberiamo dai legami con la paura, con il risentimento, con tutto quello che può creare disequilibrio e diveniamo Uno. Perdonare dunque è parte della Magia ... così come essere consapevoli che ogni cosa ha il suo tempo, che un seme che germoglia in pieno inverno nella neve per impazienza della terra è causa di morte per quel seme.
Perdono, Pazienza, dunque generano la Giustizia, l'equilibrio e la connessione con Tutto, poichè siamo Tutto e di conseguenza apre le porte all'Amore.
Prendete un foglio, scrivete tutto quello che vi fa stare male, guardate quanti legami avete con la sofferenza e con la paura e poi consapevolmente recidete questi legami, liberatevi e liberate, perdonate, profondamente e consapevolmente e allora sarete Liberi e avrete reso Giustizia a voi stessi e all'Uni-verso intero.

Selva 

sabato 14 aprile 2012

☽ In principio era il Verbo... ☾






"In principio era il Verbo,e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio."

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1, 1-18)




In un blog che parla della Madre e del suo mondo forse vi sembra strano che io citi spesso la Bibbia ma vedete la Bibbia è un libro per me molto importante se saputo interpretare, se privato di tutto quello che la cultura del " Dio maschio" ha riversato su di lui; ed oggi partiamo dall'inizio.. ma inizio inizio...

Nella Genesi Dio crea il mondo con la parola " Sia fatta la Luce" e Luce era fatta... Dio stesso crea con le parole e questo mi introduce all'argomento che voglio trattare..

Le parole formano la nostra realtà, le parole creano mondi, siamo sicuri di saperle usare?

siamo sicuri di conoscere il potere che hanno?

A questo proposito mi viene in mente un libro bellissimo che porta nel mondo la saggezza di un popolo antico, i Toltechi, il libro in questione è I Quattro Accordi di Don Miguel Ruiz; Ruiz pone come primo accordo la parola..

" Sii impeccabile con la parola" e detto così sembra semplicissimo quando invece proverete a portarlo nella vostra vita vi renderete conto di quanto invece non sappiamo usare le parole, di quanto non conosciamo il loro vero potere..

Impeccabilità deriva dalla parola "peccato" quindi Ruiz ci consiglia di non commettere peccato con la parola, ne verso gli altri ne verso noi stessi.

Il peccato in senso generale è non far del male, non usare parole per far male, poichè quel male accade davvero .

Provo a portarvi un esempio, ritornando al post in cui parlo della sacralità del nostro corpo, mi accorgo che molto spesso siamo noi i giudici più spietati di noi stessi, c'è stato un tempo in cui mi mettevo davanti allo specchio e mi dicevo " ciccia bomba cannoniera" e questo potrà farvi sorridere, sorridete pure, non mi offendo ma sappiate che così, con quelle parole io ferivo me stessa, creavo dolore e peccavo contro di me. Non avrei mai usato quelle parole per un'altra persona perchè mi sarei sentita in colpa, e allora perchè usarle contro se stessi?

Ma anche allo stesso modo non avrei mai permesso a nessuno di dirmi una cosa del genere, mi sarei sentita offesa e mortificata e allora perchè permettevo a me stessa di usarle?

Perchè non conoscevo il potere della parola.

Tra i Sami, una popolazione della lapponia, esistono degli sciamani chiamati " dottori della parola" perchè riescono a portare la guarigione con la parola e le canzoni, ABRAQ AD HABRA in aramaico significa " CREO QUELLO CHE DICO." ( non vi sembra stranamente simile alla formula magica spesso usata nelle favole " Abbacadrabra"?) Se ci rendiamo conto di questo, se crediamo veramente al potere delle parole allora ogni cosa che diremo avrà il suo scopo preciso, sapremo usare un potere importante sia verso di noi, che verso il mondo.

Secondo uno studio tenuto da Masaru Emoto l'acqua Trattata con parole positive forma dei cristalli bellissimi, simili a quelli della neve mentre trattata con parole cattive, reagisce in modo anomalo creando forme amorfe e brutte.

Questa risposta dell’acqua si verifica sempre quando essa è esposta ai suoni della musica od alle vibrazioni contenute nelle parole, anche nel caso in cui queste vengano scritte sulle etichette delle bottigliette dei campioni d’acqua, questa scoperta ci apre porte incredibili sul potere della parola... e sulla possibilità di trasformare il mondo intorno a noi attraverso parole belle ed è così che ho iniziato a mettermi davanti allo specchio ed amarmi prima di tutto con le parole verso me e verso il mondo.
☽ Selva ☾



mercoledì 11 aprile 2012

☽ Il maschio e la Dea ☾



" Il Dio Cornuto, perdutamente innamorato, cerca sempre la Dea, cambiando continuamente forma e volto. In questo mondo, la sua ricerca è rappresentata dalla Ruota dell'Anno. La Dea è la Grande Madre che dà alla Luce il Dio come il Figlio Divino del Sole nel Solstizio D'Inverno. In Primavera, egli è il seminatore e il seme  che cresce mentre la luce aumenta (...) Lei è L'iniziatrice che gli insegna i misteri. Egli è il giovane toro; Lei è la Ninfa, la seduttrice. In estate i due si uniscono e la loro passione sostiene il mondo, ma il volto del Dio comincia lentamente ad oscurarsi, finchè questi sacrificherà al Sé, e il suo sangue nutrirà la terra. Lei è la mietitrice, il sepolcro della terra a cui tutto deve fare ritorno. Durante le lunghe notti Lui riposa nel grembo della Dea e la sua tomba oscura diventa il grembo della rinascita poichè al solstizio d'inverno la Dea lo darà di nuovo alla Luce.

La Danza a Spirale - Starhawk

Da qualche tempo mi occupo molto di donne e di femminile e mi rendo conto di badare poco all' "altra metà dell'universo" in realtà una nuova consapevolezza e coscienza deve crescere insieme, adoro il mito della ruota dell'anno proprio come lo racconta la Starhawk poichè non esclude niente e nessuno, tutto fa parte della vita, Uomo e Donna, Dio e Dea.. l'uno feconda e nutre l'altro in modo reciproco.
Per scrivere questo post ho tentato di documentarmi un po sul web e quello che ho trovato su questo argomento è per me assolutamente sconcertante, La Dea non esclude il Maschio, La Dea lo tiene nel suo grembo è sua Madre, poi sua sorella e sua compagna..
Il Maschile e il Femminile vivono anche dentro di noi, c'è un sole e una luna in ognuno di noi, come possiamo escludere o uccidere una parte di noi stessi?
Nell'ultimo anno ho letto molto sul Tantra, il sesso stesso secondo la mia visione è un atto di Unione Universale, provate ad immaginare il corpo della donna e il corpo dell'uomo esiste un incastro più perfetto?
Il Piacere reciproco, l'Amore sono il canale di energia più forte, Il Dio e la Dea si uniscono in estate e sostengono il mondo, generano la vita ( che non vuol dire per forza fare figli ma anche sprigionare un'energia in grado di sostenere l'universo) .
Il Maschio e la Femmina sono diversi, sono diversi e proprio per questo perfetti per incastrarsi, sono unici nella coppia, inutile tentare di maschilizzare la femmina o femminilizzare il maschio, sarebbe solo dannoso.
La Dea Ama il Dio così com'è, dobbiamo invece riscoprire il Maschio che rispetta e onora la Femminilità incarnata nella Donna e dobbiamo riscoprire la Donna che conduce e porta nel Grembo il Maschio per donarlo ogni giorno alla Vita, non solo come figlio ma anche come amante ....

Provate ad immaginare un mondo senza Sole
Provate ad immaginare un mondo senza Luna
amate il maschio e la femmina che vivono in voi, amate e rispettate il maschio e la femmina che vivono con voi.

" L'esistenza è sorretta dal battito della vita e della morte, dalla corrente alternata delle due forze in perfetto equilibrio fra loro. Insieme mantengono l'armonia che sostiene la vita."
Starhawk

☽ Selva ☾

giovedì 5 aprile 2012

☽ Ho Fede in Te ☾




Non mi è mai piaciuta la parola "Fede" perchè secondo quello che mi avevano insegnato presupponeva un credere senza porsi domande, senza far interferire la razionalità, credere ai dogmi prestabiliti a prescindere dall'intuito...
Non che io sia un essere prettamente razionale ma per quanto sia difficile scovarla in qualche modo la mia parte razionale si ribella a tutto quello che è imposto come Unico e Giusto modo di credere.
Non ho bisogno di prove, io che scrivo favole non sono le prove quelle che cerco ma ho bisogno di pormi domande, ho bisogno che le domande rimangano anche misteri ma voglio potermele porre.
Ad un certo punto della mia vita spirituale mi sono chiesta " Dio tu hai fatto di me un essere intelligente, se avessi voluto che io non mi ponessi domande mi avresti creato in modo diverso... " e così ho scelto volontariamente di iniziare a dubitare, si può dire che il dubbio mi ha portato sulla strada della Dea.
Il dubbio ha risvegliato in me la voglia di cercare, e il dubbio stesso mi ha fatto rendere conto che Dio non ha mai chiesto all'uomo Fede cieca, tanto che ha mandato suo figlio sulla terra per testimoniare la sua presenza, che bisogno ci sarebbe dunque dei miracoli?...
Se uno ha Fede ( Fede intesa nel senso che i cattolici cristiani danno ha questa parola) non Deve aver bisogno di prove...
Quando ho incontrato la Dea Lei non ha preteso da me Fede cieca, anzi.. mi poneva e mi pone tutt'ora interrogativi su di me, su di lei, sul mondo tutto, ogni giorno nasce per me e per Lei una nuova sfida, ci divertiamo a sovvertire tutto, a guardare al contrario il mondo ( un po come per l'Arcano maggiore dell'Appeso quando la realtà non ci assomiglia capovolgiamoci, mettiamoci a testa in giù, pensate che secondo la leggenda Odino ha ricevuto come dono le rune proprio appendendosi a testa in giù ad un albero,  perchè non riusciva a trovare risposte alla realtà così com'era e quindi decise di cambiarla la realtà ma come?.... appendendosi, sacrificando se stesso, e qui ci vorrebbe un'altra parentesi per fare il confronto con la croce di Gesù Cristo, rendendo sacro il suo gesto ha reso sacra la sua stessa vita e come dono ha ricevuto dagli dei le rune)
 La Dea mi ha chiesto in realtà una fede, un atto profondo di fede, la fede verso me stessa e il mio intuito ... perchè Lei è dentro ogni domanda, è dentro il dubbio stesso e attraverso la perdita di rotta Essa spesso si rivela.
C'è un passo bellissimo in " Donne che corrono coi lupi" dell'Estès in cui si parla della Loba, la Que Sabe, colei che sa si rivela al femminile proprio quando il femminile si perde, è nel deserto delle emozioni, è nel dubbio e allora arriva la Loba, la femmina antica, colei che rimette insieme il tutto e attraverso il suo richiamo la realtà inizia a danzare.
Qualche giorno fa durante uno dei miei momenti di scoraggiamento parlavo con la Madre, parlavo di un sogno, di qualcosa che la realtà non prevede, uno di quei sogni in cui razionalmente tutto ci appare impossibile e fra le lacrime ho detto " Io ho Fede" , " Io ho Fede in questo amore, nonostante tutto, io ho Fede" mi sono stupita per la prima volta quella parola assumeva un altro significato, non era una parola che non presupponeva dubbi ma significava che io mi affidavo, mi abbandonavo, senza riserve a quell'amore che per quanto impossibile razionalmente rendeva la mia vita luminosa.. è accaduto questo con la Madre, non me ne rendevo conto ma avevo Fede, mi ero abbandonata, affidata, avevo dato un senso vero a quella parola, ora non mi spaventava più perchè faceva parte della mia vita.
L'Amore quello di cui vi sto parlando che sia per la Dea o per un uomo/donna non ha importanza verso chi ma ha bisogno di Fede, ha bisogno che ci si abbandoni, chi ama con riserve non ama affatto.
La Dea mi ha chiesto una sola cosa, una sola, il coraggio di amare, di amare nonostante la realtà, il coraggio di dire io Credo in Te, io Credo nel nostro Amore e per questa Fede sono disposta a mettere tutta la mia vita in gioco.
Vi starete chiedendo di chi parlo.. beh, non è fondamentale sapere se parlo del divino e dell'umano, non cambia niente, entrambe le forme di amore richiedono abbandono e coraggio, anche coraggio di aspettare che sia Tempo, anche coraggio di dire " Amore mio / Madre mia, mi affido a te, mi apro a te, mi metto nelle tue mani e aspetto con coraggio che sia Tempo d'amare"

☽ Selva  ☾

mercoledì 4 aprile 2012

☽ Corpo Sacro ☾






Apri il mio cuore, o Dea




Apri il mio cuore alla bellezza della mia vita




Alla bellezza del mio amore




Alla bellezza del mio spirito.




Apri il mio cuore,o Dea 


Alla bellezza di questo giorno 


Alla bellezza del sole 


Alla bellezza delle stelle 


Alla bellezza degli alberi. 


Apri il mio cuore, o Dea 


Alla bellezza delle mie relazioni 


Alla bellezza dei miei amici 


Alla bellezza dei miei cari. 


Apri il mio cuore, O Dea, 


alla bellezza dei miei capelli 


alla bellezza delle mie dita dei piedi 


alla bellezza del mio cuore 


alla bellezza delle mie cosce 


alla bellezza della mia vista 


alla bellezza della mia voce 


alla bellezza del mio respiro 


alla bellezza della mia pelle 


alla bellezza del mio tocco 


alla bellezza del mio naso 


alla bellezza della mia pancia 


alla bellezza dei miei polmoni. 


Apri il mio cuore, o Dea 


Alla bellezza che IO SONO" 






C. Wishart, Giovani Dee 














Buongiorno belle anime il percorso che sto facendo alla scoperta di me stessa mi sta portando il luoghi davvero sconosciuti, stanotte ho dormito con la foto di me bambina sotto il cuscino ed ho scoperto che non mi sono mai amata veramente, perché non mi sentivo accettata dagli altri, mi sentivo diversa sia spiritualmente che fisicamente, e così sono cresciuta con il complesso del grasso.. mi è tornato in mente che proprio quando ero incinta del mio bambino mi trovai a pensare che era la prima volta che non mi sentivo grassa… la pancia allora aveva un senso, per il resto la mia vita è stata costellata di diete, di sacrifici inutili che comunque mi lasciavano sempre più insoddisfatta.


Ora pensavo di aver fatto pace con il mio corpo e scopro che non è così, dentro di me non mi amo completamente, non amo la curva prominente della mia pancia, le braccia che sembrano dover sostenere il mondo, non amo la mia cicatrice sul sedere e il mio seno troppo grande..


Scopro di non amarmi, scopro di cercare ovunque approvazione, un po come quando ero bambina, approvazione che non mi reca nessun beneficio se non momentaneo perché in realtà io non mi vedo bella.


Le primissime rappresentazioni della Dea mostravano donne tutt’altro che magre, con grandi seni, simbolo di fertilità e abbondanza, per le donne di oggi quell’aspetto della femminilità è bandito, ci viene continuamente ripetuto che bisogna essere magre, che la taglia giusta è la 42 ( e già qualcuna si sente grassa indossando la 42) persino le nostre curve naturali ci sono di peso.


Sicuramente il grasso può essere sintomo di squilibri ma non deve diventare una patologia psicologica e quindi fisica.. se ci alimentiamo correttamente, se ci muoviamo in modo sano può semplicemente essere il modo che il nostro corpo usa per accumulare energia.


Il primo tempio della Dea è il nostro corpo, odiando il nostro corpo non riusciremo mai a vedere il suo riflesso in noi... e così ho deciso di proporre questa bellissima meditazione tratta dal libro Il sentiero della terra della Starhawk

**Meditazione per amare il corpo**

Per questo esercizio vi occorreranno uno specchio a figura intera e una ciotola di acqua salata, mettete solo pochi grani di sale che poi l'acqua va restituita alla terra.


In un luogo privato, radicatevi e riprendetevi i sensi. Toglietevi i vestiti e osservate il vostro corpo allo specchio, sentitene le curve, la pienezza del vostro seno, la rotondità della pancia.


Siate consapevoli delle sensazioni che suscita in voi. Amate il vostro corpo? Lo odiate? Lo ammirate?


ne provate vergogna? Volete cambiarne delle caratteristiche?


Riconoscete tutto con onestà e ammettete cosa pensate del vostro corpo. Chiedetevi quanta energia tenete bloccata per le frustrazioni che provate verso il vostro corpo.


Disponete ora la ciotola di acqua salata ai vostri piedi. Respirando lentamente e profondamente, immaginate che tutta quell'energia bloccata dai vostri pensieri e giudizi scorra via da voi per entrare nella ciotola.


Adesso osservate nuovamente il vostro corpo, lentamente partendo dai piedi per finire alla testa, guardate ogni parte su cui avete qualcosa da ridire e beneditela.


Considerate le vostre curve come energia accumulata, riconoscete e benedite l'energia accumulata in tutto il vostro corpo, ringraziate le piante e gli animali che hanno trasformato quell'energia in cibo per voi


Ringraziate il sole.


Quando vi sentirete colmi di gratitudine, sollevate la ciotola di acqua salata immaginando di riempirla di luce solare e gratitudine, trasformando le energie che vi avete versato dentro.


Quando siete pronti, immergete il dito nell'acqua e bagnate quei punti del corpo che a vostro avviso hanno bisogno di una benedizione speciale. Poi versate il resto dell'acqua nella terra benedicendo e ringraziando.


Questo è il lavoro al quale penso di dedicarmi per il prossimo Esbat mi auguro che sia utile anche a voi, vi abbraccio e vi lascio con una citazione della Starhawk

" Siamo come le sequoie ci allarghiamo con l'età" ^^
con amore
☽ Selva ☾






















lunedì 2 aprile 2012

☽ Spirito Bambino ☾





Dove il cielo trova la Terra
Nasce uno spirito
Che ha il profumo del mare
E possiede i sapori del vento.
Forte e fragile
Ci insegna le parole che dimentichiamo
Non ha paura del Tempo
È un attimo e millenni insieme.
Vive nell’anima e muore e nasce in un secondo.
Spirito Bambino di quell’attimo che fugge
E si fa piccolo piccolo o ancora grande come il mondo.
Racchiude la luce delle stelle e la profondità del mare
Eppure sa farsi millimetro invisibile di sabbia trasportata.
Si nasconde e fugge
Non lo troviamo più
Spirito che gioca e si ferma quando non abbiamo orecchie che per parlare.
Ascoltalo adesso
Di silenzi e dolci attese
Ascoltalo con il sapore di miele dei verdi boschi
E la freschezza del vento
Che non è più rumore ma musica.
Stringi e lasciati stringere da mani millenarie
Riscopri e riconosci
È il battito del tuo cuore
Il sottile luccichio degli occhi
È il silenzio e parole insieme.
Sono le storie dell’anima
Che impara a tacere ed inizia a sognare.


( Selva della Luna)

Sono nata a primavera come quella bellissima poesia della Merini, però quel giorno nevicava e quel giorno fu speciale un po per tutti, anche per chi non mi conosceva, vivo a Roma la neve è sempre un evento qui. Negli anni della mia infanzia questo episodio mi fu spesso ricordato, poichè anche successivamente nevicò ogni 16 marzo . Della neve avevo preso la facoltà di trasformare le cose anche se nella sostanza rimanevano le stesse.. in fondo quando cade la neve il paesaggio anche rimanendo lo stesso cambia improvvisamente assumendo un'aria magica e di favola. Così io, viaggiavo in mondi sconosciuti, dipingevo baffi immaginari alle maestre antipatiche e mi raccontavo favole. Ricordo bene Angelo quello che per gli adulti era il mio "amico immaginario", Angelo mi teneva per mano per strada ed ho ancora la sensazione della sua mano nella mia.
Io trovavo assurdo che i grandi non lo vedessero.. per me era così chiaro, lui era sempre ma sempre sempre con me.
Mia mamma spesso racconta un episodio, eravamo per strada lei mi teneva la mano ed io tenevo la mano ad Angelo, in realtà mia mamma non dava la sensazione di dubitare della sua presenza anche se non lo vedeva ma quel giorno capii che era solo finzione, proprio su quella strada che percorrevamo in tre si fermò un'automobile vicino a noi per salutarci che stava per investire Angelo, io urlai spaventata e corsi subito da Angelo per vedere se stava bene, mia mamma mi strattonò e guardò l'automobilista con quello sguardo tipico di chi si scusa e si vergogna.. Mia mamma non mi credeva ed io allora decisi che non avrei mai più parlato con gli adulti di quello che mi succedeva, ne di Angelo ne di altro.
Li la Selva bambina imparò il silenzio, il segreto.
Vi chiederete cosa c'entra questo post con il blog, pochi giorni fa ho iniziato a leggere il libro La curandera Moderna di Patricia Martina e lei suggerisce di ripercorrere la propria infanzia ed incontrare il proprio spirito bambino, sono andata così da Selva cucciola e lei era ancora con Angelo, è stato bello rivederli e digli che da ora in poi potevano fidarsi almeno di un adulto, io credevo alla loro amicizia.

☽ Selva ☾

mercoledì 28 marzo 2012

☽ Siamo Una ☾




Apro la bocca
le parole non sono mie la voce è
milioni di voci
mille lingue diverse.

Oh Madre
Dea che illumini i nostri occhi ed i nostri cuori
Oh Madre
permettici di aprire gli occhi gonfi di pianto e violenza
aiutaci ad usare le bocche imbavagliate

Oh Madre
insegnaci ad amare come Tu ci ami
Figlie tue
madri e sorelle
Dea ascolta il coro di anime
di fili intrecciati come lunghi capelli fra le tue dita.


** Questa preghiera nasce oggi dalle mie labbra, nasce dal desiderio forte di scoprire quel legame che la storia nella sua crudele realtà ha reciso.
Ci hanno separate, hanno reso impuro il nostro legame, il nostro sangue che ci unisce è divenuto un castigo, ci hanno messo una contro l'altra... spesso ci si chiede perchè l'amicizia fra donna e donna è così difficile? perchè spunta sempre prima o poi la competizione?.. si risponde a questo dubbio con la scusa del nostro egocentrismo.. beh no, una ragione esiste, una ragione storica profonda..
Più di tre secoli di caccia alle streghe, più di tre secoli di ginocidio perchè di questo si è trattato ... ha influito moltissimo nelle generazioni successive di donne.
Sapete come facevano a far confessare alle presunte "streghe" i loro "peccati"?..
A parte le torture fisiche alle quali venivano sottoposte usavano una ben più crudele tortura, che era una tortura indirizzata all'anima e alla psiche... dicevano alle inquisite che chi le aveva denunciate era la loro madre o la loro sorella.. a quel punto l'inquisitiva perdeva il filo che la rendeva forte, il filo che la univa a tutte le donne.. alle antenate e alle amiche, sorelle, madri.. con questo metodo non solo hanno ucciso milioni di donne ma hanno ucciso quello che più li preoccupava distruggendo alla radice l'antica sapienza e il potere delle donne, hanno stuprato la divinità femminile che è in ogni donna e hanno mutilato in modo permanente il legame fra donna e donna...
Eppure negli ultimi tempi, in questi tempi dove la Dea si sta risvegliando il bisogno di Sorellanza è sempre più  impellente, abbiamo bisogno di ritornare ad essere Una.. abbiamo bisogno di riconoscerci nell'altra, render Sacro il nostro sangue, prenderci per mano e tornare ad accendere il Fuoco Sacro della Dea nei cuori di chi ci circonda.
Concludo con le parole di Mary Daly in Gyn/Ecology :

Le megere devono continuare nella tradizione spirituale di visionarie, continuando a scoprire il nostro passato e a tracciare sentieri per il nostro futuro. Questo sarà possibile se continueremo con coraggio il Viaggio nel nostro spazio/tempo.

( Libri consigliati su questo argomento Mary Daly, GYn/Ecology . Luna Rossa, Miranda Gray. I giochi delle streghe, stregonerie confessate nei processi del Cinque e seicento , Praxis. )
☽ Selva ☾


martedì 27 marzo 2012

☽ La mia legge è l'amore per tutti gli esseri viventi... ☾






Benedizione per i guaritori della Terra 



Ringraziamo tutti coloro che sono spinti , nelle loro vite , 

a guarire e proteggere la Terra , 

sia nel piccolo che nel grande.

Siano benedetti coloro che fanno il compostaggio , 

i giardinieri, li allevatori di vermi e funghi , chi crea 

il suolo , coloro che purificano le acque e l'aria , 

tutti quelli che ripuliscono disordini altrui.

Siano benedetti quelli che difendono e piantano gli alberi , che proteggono e rinnovano le foreste..

Siano benedetti coloro che guariscono le città e 

gli ridanno vita, 

riempiendole di eccitazione e amore.

Siano benedetti e ottengano gratitudine tutti coloro 

che si oppongono all'avidità , 

che rischiano se stessi , che hanno sanguinato e 

sono stati feriti , 

e coloro che hanno sacrificato le loro vite 

al servizio della Terra.

Che tutti i guaritori della Terra possano 

trovare la loro guarigione , 

che possano essere incendiati da amore appassionato 

per la Terra, 

che possano conoscere la loro paura , 

ma non farsi fermare da essa.

Che possano sentire la loro rabbia , 

ma non esserne schiavi , 

che possano onorare il loro dolore , 

senza farsi paralizzare dalla sofferenza.

Che possano trasformare paura , rabbia e dolore 

in compassione e ispirazione ad agire 

al servizio di ciò che amano.

Che possano trovare l'aiuto , le risorse , 

il coraggio , la fortuna , 

la forza , l'Amore , la salute e la gioia 

di cui hanno bisogno 

per portare a termine il loro lavoro.

Che possano trovarsi al posto giusto nel momento giusto , nel modo giusto.

Che possano dare vita a un grande risveglio , 

che possano dare voce alla Terra , 

trasformare lo squilibrio in equilibrio , 

l' odio e l'avidità in Amore. 

SIANO BENEDETTI I GUARITORI DELLA TERRA. 





Da "Il Sentiero della Terra" di Starhawk 





Ed è così che oggi ho iniziato la mia giornata, con questa meravigliosa preghiera, la Terra è viva, la Terra ha bisogno di noi, bisogno che noi ascoltiamo la sua richiesta di aiuto. Relegare Dio nel cielo, lontano da noi, fa si che chi avvelena la terra, chi uccide l'uomo, chi usa gli animali per i propri scopi egoistici non difende la vita, non si sente affatto di peccare.. si pecca se si ama fuori dal matrimonio ma non si pecca se la nostra fabbrica per profitto avvelena l'aria o affama i lavoratori... Dio non è lontano da noi, Dio non risiede in cielo..

Tutti gli esseri viventi sono degni di rispetto. Tutti sono tenuti in vita dai sacri elementi dell'aria, fuoco, acqua e terra ( Starhawk) e così ogni cosa che vive è Sacra .

La salute della terra è peggiorata in modo allarmante, si disbosca senza criterio non rendendosi conto ( oppure fregandosene anche sapendo) che fra qualche tempo la terra non avrà più polmoni, si avvelenano i fiumi, laghi, le falde acquifere e gli oceani; ogni giorno delle specie animali si estinguono per la nostra crudeltà...

Se considerassimo la Terra sacra forse le riserveremmo un trattamento migliore.

Il nostro compito come figli/e della Dea è quello di ristabilire gli equilibri, in un mondo squilibrato non esiste possibilità di armonia, noi siamo i guardiani/e del Sacro, noi che ci sentiamo sacerdotesse/ doti di una Fede antica a noi è affidato il compito di preservare non solo il sapere e le parole ma quello che ci da la Vita e cioè la Nostra Madre Terra e così facendo, solo così avremmo davvero lodato la Dea, in ogni suo volto.

" Poichè Lei non sta più dormendo, ma è sveglia e si sta alzando (...) Quando ci allunghiamo per arrivare a Lei , Lei si rivela a noi, nelle pietre e nel terreno sotto i nostri piedi, nelle rapide spumeggianti e nelle pozze limpide (...) nel coraggio e nelle lotte comuni, nel vento e nel fuoco. "

(Starhawk- La danza a Spirale)

Nel momento storico in cui viviamo tutto ci appare difficile, lo so bene, io per prima sono presa da momenti di scoraggiamento, momenti in cui mi sento un extraterrestre , ma non è così..io sono figlia della madre Terra e se sono qui in questo momento è perchè è necessario che io sia qui.. non vengo dalle stelle ... vengo dal ventre della Madre e il ventre della Madre è rappresentato da ogni filo d'erba, ogni goccia d'acqua, ogni sospiro di vento...

Non posso non parlarvi di quanto io profondamente ami Hernàn Huarache Mamani, di quanto i suoi libri e le sue parole mi abbiano insegnato e così concludo con le sue parole.. con le parole che hanno il sapore antico della saggezza ma anche il gusto moderno della speranza.



“Soltanto quando capirai 
la Sacralità della Terra
diventerai veramente
un Essere Umano.
Altrimenti sarai un Bipede,
come altri uomini
che si credono Umani
ma non lo sono!
perché l’essere umano è quello che ha unità
tra quello che sta nella sua testa
e quello che sta nel suo cuore.
Armonizzando ambedue,
potrà vivere pienamente la vita
e per questo sentire le pulsazioni
e il battito del cuore della Madre Terra.
E’ il primo passaggio
per vivere la vita
con tutta la sua pienezza”. 

Hernàn Huarache Mamani 

( libri consigliati su questo argomento : La Profezia della Curandera , Hernàn Huarache Mamani . La Danza a Spirale, Starhawk . Il sentiero della Terra, Starhawk )
** il titolo del post è tratto dalle Istruzioni Sacre della Dea
☽ Selva ☾

lunedì 26 marzo 2012

☽ Massaggiando il Mondo ☾

Buongiorno anime belle, dopo avervi dato il benvenuto in questo piccolo mondo dedicato alla Madre in tutte le sue forme, voci e volti e aver chiesto la Sua benedizione per questo nostro cammino, vorrei parlarvi di quello che è lo scopo di questo blog .
 In realtà tutta la mia vita gira intorno alle parole, parole scritte perlopiù , uno dei  Doni più belli che la Dea mi ha fatto è quello di riuscire a riempire fogli bianchi, io da sempre mi definisco "una imbrattatrice di fogli bianchi" è un processo che spesso non dirigo io, non controllo completamente, succede che per qualche giorno cado in un silenzio misterioso, all'inizio di questo processo mi sento vuota, non riesco a scrivere, non riesco neanche chiaramente a formulare un pensiero definito poi man mano mi sento riempire fino a traboccare e solo allora esplodo di parole.. ed è così che è nata la pagina facebook che ha lo stesso nome di questo blog.
Allo stesso modo nascono racconti e favole che oltre ad essere la mia passione sono diventati anche il mio amato lavoro.. Un Dono dunque, quello che in realtà tutti noi possediamo, Gesù li chiamava "Talenti" ( vangelo secondo Matteo) ma a cosa serve un talento o dono che dir si voglia se non lo mettiamo a disposizione?... 
Dentro di noi, in tutti noi, risiede una scintilla Divina, è la scintilla che ci porta al di là del nostro Ego, le anime creative ( pittori, musicisti, scrittori....etc) la conoscono  e riconoscono bene, e vivono per sentirla esplodere ma anche chi non crede nella propria creatività possiede la Scintilla.. 
credete, in tutte le nostre azioni quotidiane c'è qualcosa di Sacro, ed è così che dobbiamo viverle.
Fare dei nostri giorni un Rito alla Dea Creatrice, un Inno continuo alla sua Immensa Bellezza, questo il compito di tutte le anime della Terra. Se noi riconosciamo in Divino dentro di noi, la creatività esploderà, fosse anche in cucina o nel giardino o in qualsiasi altro modo .. non esiste un atto che non possa divenire creativo e sacro.. e da qui, da qui, possiamo scoprire il nostro Talento, il dono, e metterlo a disposizione fino a renderci conto che quella scintilla che doniamo ci torna indietro moltiplicata per mille e mille luci  ed è così che accendendo il nostro Sacro Fuoco daremo il via ad un miracolo, tutto e tutti intorno a noi esploderanno del loro Fuoco fino ad accorgerci di aver creato un enorme falò in Nome della Madre.
Spesso noi vediamo Dio, il Creatore come qualcosa di lontano da noi, qualcuno che sta in cielo, in paradiso, ben diverso dal mondo in cui ogni giorno noi ci muoviamo, la Scintilla Divina, il Fuoco Sacro o la Dea invece per me è in tutto ciò che vivo.. ed è così che ogni atto e gesto, ogni attività che svolgo assume un senso più ampio e la mia vita diviene Luminosa.
Risvegliare la Dea in noi è riuscire a vederla in Tutto, animali, terra, fiori, acqua, vento... uomini, e viverla ogni momento ed è così che per ognuno a quel punto è semplice e spontaneo vivere il proprio talento nel Nome della Madre, ed ogni Talento o Dono divengono Cura.
La parola cura deriva dal latino cù-ra [cura] derivato dalla radice [ku-/kav-] osservare. Da confrontare con il sanscrito [kavi] saggio.
La cura è responsabilità. La responsabilità che segue l'osservazione. Che sia una terapia medica, una preoccupazione, o un accudire il progetto di una vita altrui, la cura è responsabilità.
In effetti sembra che sia il lato attivo, il paradigma dell'amore stesso - di un amore non fatuo, non impalpabile, ma concreto. Un amore che come diceva Gaber diventa "materia, terra, cosa".


Ogni Dono può divenire Cura se donato, se messo a disposizione ed ognuno di noi diviene Curandera/o poiché saprà utilizzare il proprio talento per il Sacro che risiede nell'altro. 
Dunque nasce questo blog, che attraverso il Risveglio della Dea in ognuno di noi possiamo Risvegliare la Dea in ogni cosa che è viva su questa Terra, possiamo riconoscerla nell'altro e avere Cura di ogni essere vivente.
L'immagine che ho posto su questo scritto è un arcano minore dei tarocchi di Madrepace ( Vicki Noble) quando penso alla Cura mi viene in mente questa immagine, una donna che massaggia un altro, che si occupa del benessere dell'altro che mette a disposizione il suo tempo e il suo sapere per far bene al mondo intorno, è questo che rende ognuno di Noi Divino, massaggiare il mondo, inginocchiarsi a terra e raccogliere nelle mani i mali dell'altro e trasformarli in Luce e Cura.
Siamo tutti curanderi e la nostra missione è il benessere di ogni essere vivente .

☽Selva   ☾


sabato 24 marzo 2012

☽ Ritorno a Casa ☾


Benvenuti a Casa, fra le braccia della Madre, Lei che da la Vita, Colei che solleva il Mondo .
Siamo nel periodo equinoziale, la primavera Ri-sveglia la vita in ogni sua forma ed anche noi abbiamo bisogno di Ri-svegliarci, di nutrirci di quella Luce sempre nuova eppure più antica del mondo.
Abbiamo bisogno di riscoprire i suoi nomi, tutti i suoi nomi, di poterli pronunciare a fior di labbra...
Madre di Dio, Dea, Mi Madre, Mary, Madre che gira il tamburo dell'Universo, Madre Immacolata, Dea Vergine, Madre Guerrilla, Lama di Ossidiana, Tavola eternamente imbandita, Vaso splendente dell'Universo,Kali, Brigit, Ishtar, Myriam, Nut, Durga, Atena, Tara e altri ancora e ancora altri... Mille mani, Mille nomi.
Abbiamo bisogno di rispecchiarci nei suoi infiniti volti, poichè ogni sua espressione è un'espressione d'Amore e Pace, il ritorno a Casa è la Casa primordiale, la Casa che nessuno di noi ha veramente mai lasciato, ma spesso siamo pieni di pensieri, intasati dalle preoccupazioni.. spesso la Casa la cerchiamo altrove, quando è e sempre sarà dentro di Noi, ad aspettare che ricordiamo, che rammentiamo, Lei.. Nostro Rifugio è Li e ci parla, ci guida, ci accarezza... Figlio.. Figlia.

Bentornati a Casa dunque ed è così che vorrei aprire le Porte di questo piccolo spazio, con le sue parole
le parole pronunciate da Nostra Signora di Guadalupe ( immagine sopra) la prima volta che è apparsa al piccolo indio azteco nel 1531

Benedizione di Nostra Signora di Guadalupe

L'hai dimenticato?
Io sono tua madre.
Tu non sei solo/a
Sei sotto la mia protezione.
Di qualunque cosa tu necessiti,
chiedimela.
Non preoccuparti di nulla.
Non ci sono io, qui?
Io, che sono tua madre?
L'hai dimenticato?
Io ti amo,
e tu sei sotto
la mia protezione.

( Tratto da Forte è la Donna, C.P.Estés) 


Siate dunque benedetti, Figli e Figlie della Grande Madre.
☽ Selva ☾